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Bentornato Banco, la corsa ricomincia

Roberto Sanna
Travis Diener, il faro del Banco di Sardegna
Travis Diener, il faro del Banco di Sardegna

Contro la neopromossa Novipiù Casale Monferrato un esordio con tante insidie

09 ottobre 2011
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SASSARI. Si ricomincia dalla serie di playoff persa contro Milano, quattro partite che tutti avrebbero voluto rigiocare immediatamente con Travis Diener sano. L'estate è passata in un lampo ed è stata tormentata, la vittoria più bella è ritrovarsi ancora per l'ennesima palla a due.

Si ricomincia. Sono cambiate tante cose e tante facce, il marchio del Banco di Sardegna è rientrato di prepotenza, per fortuna la Dinamo è ancora viva. Si apre una nuova stagione, dopo quella, strepitosa, che con il gruppo guidato da Luciano Mele ha visto la squadra passare dalla terzultima posizione in Legadue alla sesta (con annessi playoff) in Serie A. L'obiettivo adesso è consolidare le posizioni ed è una sfida altrettanto affascinante e intrigante. Non vuol dire entrare nei playoff ogni anno, anche se piacerebbe a tutti. Vuol dire che si può provare a essere una realtà stabile, capace di dare un senso al lavoro della dirigenza e alla passione della città. I risultati sul campo sono un'altra cosa, chiaro, però visto che a bocce ferme si può sognare sarebbe bello vedere Sassari diventare una piccola Cantù. In un campionato dove il budget fa la differenza per le prime tre posizioni, potrebbe esserci spazio anche per la Dinamo. Che ancora una volta procede per stati di avanzamento: primo obiettivo salvarsi, poi si vedrà.

L'esordio. Il nuovo calendario non è simpatico. Tre trasferte nei primi cinque turni, Milano in casa alla quarta, riposo alla sesta. Insomma, nel primo mese e mezzo quella di oggi è la partita più semplice dal punto di vista tecnicamente. Psicologicamente magari no. È sempre la prima e giocare in casa può far aumentare la tensione, almeno nel primo quarto, col rischio di andare fuori giri per voler strafare davanti a 4.500 tifosi affamati di basket e di Dinamo. La Novipiù Casale Monferrato si trova in una situazione mentale più rilassata: neopromossa, curiosa di conoscere i propri limiti, gioca contro una squadra reduce da una stagione esaltante. È anche un piacere ritrovarla: due stagioni fa la grande sfida dei playoff di Legadue, in semifinale, finì per un canestro alla sirena alla quinta partita. Ed è quasi un atto di giustizia rivedere le due squadre incrociarsi in Serie A, evidentemente la meritavano entrambe.

La partita. Giovani, aggressivi, con un concetto di squadra quasi esasperati. Il coach Marco Crespi ha voluto così i suoi uomini, pur mantenendo una certa base del gruppo che ha vinto i playoff di Legadue lo scorso anno. Il pacchetto americano, compreso il passaportato Trapani, ha un'età media di 23 anni. Giovani, atletici, affamati, col tiro da tre sempre pronto nella fondina. Ecco i primi avversari da battere, adesso tocca al Banco mandare in scena lo show.

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