La Nuova Sardegna

«Slan», videomaker ad Alghero

Silvana Porcu
Qui a sinistra e a destra il team algherese degli Slan al lavoro mentre realizza dei video per You Tube
Qui a sinistra e a destra il team algherese degli Slan al lavoro mentre realizza dei video per You Tube

You Tube, spopola un team di catalani

09 ottobre 2011
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  ALGHERO. Nel mondo della fantascienza sono superuomini capaci di leggere il pensiero. Nel mondo reale, invece, gli «Slan» sono quattro ragazzi normali capaci di cose straordinarie. Soprattutto se si tratta di realizzare video e cortometraggi con una buona dose di nonsense.  Il team di videomaker algheresi, fra i 22 e i 26 anni, si sta facendo un nome nell'universo italiano di YouTube. Giulio Fanelli, Carlo Nieddu, Roberto Ortu e Francesco Palmieri (noti in rete, rispettivamente, come Juliusfhan, CarloPortone, RobForchetta e Nilinterit) si sono imposti in pochi mesi. Il loro canale «Slancinema», aperto ad aprile di quest'anno, conta più di tremila iscritti e oltre centomila click ai video.  Per ora i mezzi sono ridotti all'essenziale: una buona fotocamera digitale con cui girare video in alta definizione. Ma la vera forza degli Slan è l'inventiva, l'ingegno e la tecnica. O meglio: «La voglia di fare e la volontà di mettersi in gioco», come dice Nieddu. Senza dimenticare di divertirsi con la passione che li accomuna.  Ognuno di loro ha un canale personale nella piattaforma di video online, e ha uno o più ruoli interscambiabili nella squadra: regista, direttore della fotografia, sceneggiatore, montatore, attore, autore delle musiche. I soggetti per i lavori - acuti e imprevedibili, tutti girati in diverse zone di Alghero - nascono dalle serate insieme. «Capita semplicemente - spiega Palmieri - che uno di noi abbia una buona idea. Ma perché si sviluppi deve esserci una specie di collegamento empatico fra noi».  Il nome che finora ha fatto più strada è quello di Giulio Fanelli, vincitore del concorso europeo YouTube NextUp. Insieme ad altri giovanissimi creativi è stato selezionato grazie a un suo video per una full immersion nel quartier generale londinese di Google, dove si trova la sede europea di YouTube.  Nelle ultime settimane, poi, è esploso un altro fenomeno: «The Penguin», una web series (una serie a episodi solo online) ideata da Carlo Nieddu. Dieci brevissime puntate che seguono le vicende di un improbabile gruppo di pupazzi: un pinguino, un maiale sempre nei guai, una rana e altri. L'idea è schizzata subito in cima alle classifiche italiane di visualizzazione, tanto che esistono già le magliette dedicate a questa serie, e presto ci saranno quelle del marchio «Slan».  E mentre «Carloportone» festeggia il successo del video-pargolo, nel canale di Roberto Ortu si trovano guide per aiutare le band a orientarsi tra i social network, mentre Francesco Palmieri pubblica brani in versione unplugged. Del resto un'altra anima forte nel team è quella musicale: Ortu e Pamieri fanno parte dei Broken Melody, gruppo metal algherese a cui da poco si è aggiunto anche Fanelli. «I nostri corti - confida Nieddu - hanno una qualità che in Italia mancava, e questo ci fa piacere». «Ma per ora non programmiamo niente - dice Ortu - E viviamo momento per momento». «In fondo - conclude Fanelli - se riesci a fare un lavoro dalla tua passione non lavorerai un solo giorno della tua vita, no?».
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