La Nuova Sardegna

Guerre simulate, missione nelle Marche

Ignazio Pili
Un episodio di guerra simulata
Un episodio di guerra simulata

I Red Skulls rappresenteranno l'isola nelle finali nazionali

12 ottobre 2011
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 IGLESIAS. I Red Skulls rappresenteranno la Sardegna alle finali nazionali che si svolgeranno sabato e domenica prossimi a Valdicastro vicino a Fabriano.  L'associazione sportiva dilettantistica di softair, volgarmente chiamata anche «guerra simulata» si è, infatti, aggiudicata la prova del campionato regionale svolta di recente a Senorbì.  Il team finalista si presenterà nelle Marche con un gruppo di atleti, in tutto oltre una decina, fra residenti in città e centri limitrofi. Una finale nazionale che si preannuncia particolarmente difficile sia per la presenza di ben diciassette squadre provenienti da tutta Italia sia per la durata della prova (in totale ben ventisette ore) da svolgere in un area operativa di 50 chilometri quadrati.  Benché si tratti di un combattimento simulato, il softair è una disciplina tutt'altro che violenta, che ha avuto il riconoscimento anche dal Coni. «Il softair è una disciplina sportiva emergente che non istiga assolutamente alla violenza», affermano i responsabili del gruppo.  Anzi, impone il rispetto delle regole ed è basata sull'onestà. Vengono utilizzate riproduzioni di armi ad aria compressa con motore elettrico che per legge non possono superare il joule di potenza. In particolare i Red Skulls utilizzano riproduzioni di M4 ed MP5 che sparano pallini di plastica biodegradabili. Per l'occasione il team ringrazia il Comune di Iglesias e le attività commerciali di Villamassargia, Domusnovas e Iglesias che hanno reso possibile la partecipazione all'evento sportivo del prossimo fine settimana.
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