La Nuova Sardegna

Poste in tilt, bando a rischio

Poste in tilt, bando a rischio

Ieri mattina era prevista l'apertura dei termini per Impresa Donna

18 ottobre 2011
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 ORISTANO. Black out informatico negli uffici postali. Quindi disagi, ma anche un pasticcio enorme per il bando Impresa donna: dalle 10 di ieri potevano essere inviate le istanze per partecipare al bando per l'ottenimento degli incentivi all'imprenditoria femminile. La discriminante è l'ordine di presentazione delle candidature e fa fede la raccomandata.  Il black out ha impedito di inviare le raccomandate e le proteste sono esplose. Il consigliere regionale del Pd, Cesare Moriconi, ha presentato un'interrogazione per sapere dall'assessorato al Lavoro «in che modo il sistema di registrazione manuale può garantire il preciso ordine cronologico delle domande e se non ritiene utile e necessario, onde evitare numerosissimi ricorsi e contestazioni, acquisire tutti gli elementi di quanto è successo per valutare gli opportuni e conseguenti atti da emanare a garanzia di tutte le partecipanti al bando».  In serata è arrivata la presa di posizione dell'Assessore Antonello Liori: «Stiamo valutando una soluzione legittima e percorribile per riuscire a tutelare i diritti di tutti e per garantire parità di condizione tra coloro che hanno presentato, o cercato di presentare, la propria domanda, avendo anche avuto notizia di comportamenti difformi da un ufficio postale all'altro».  «L'importanza del bando - ha proseguito l'assessore Liori - mi obbliga ad agire in tempi brevi, ma eliminando ogni margine di errore e di possibili ricorsi».  Insomma, tra scioperi, tagli al personale e problemi tecnici non c'è pace negli uffici postali. Ieri mattina l'ennesimo blocco del sistema informatico ha paralizzato i pc e causato nuovi disagi agli utenti. L'ufficio principale di via Mariano IV è rimasto chiuso per quasi due ore, mentre gli altri uffici cittadini sono rimasti praticamente paralizzati per ore in attesa che venisse risolto il grave problema tecnico. Decine di persone così si sono trovate le porte chiuse negli uffici delle poste centrali. La segnalazione del guasto tecnico è stato diramato attraverso un cartello appeso all'ingresso principale. "Ci scusiamo per il disagio con gli utenti". Nonostante le proteste gli utenti non hanno ricevuto ulteriori informazioni. Alle 20 e 20 una lunga fila si è creata in via Mariano IV.  Inevitabili le proteste per il nuovo disguido: "Solo alle nove un impiegato ci ha informato che i tecnici stavano lavorando per risolvere un problema - ha raccontato un commerciante - purtroppo non è la prima volta che questo accade. Sopratutto il lunedì, quando c'è il maggiore afflusso di clienti".  Molti utenti sono andati via, mentre altri hanno atteso che gli uffici riaprissero al pubblico: "Sta capitando troppo spesso di trovare gli uffici postali chiusi - ha denunciato una pensionata - l'altro giorno c'era l'assemblea dei dipendenti, ora i problemi tecnici".  I sindacati di categoria hanno denunciato anche nei giorni scorsi i gravi problemi che sta attraversando l'azienda. Le razionalizzazioni degli uffici e i tagli al personale sono le cause principali che stanno condizionando l'operatività delle Poste. A farne le spese sono purtroppo gli utenti: oltre a pagare cari i servizi, si trovano davanti a tempi di attesa lunghissimi che spesso non riescono neppure a garantire l'ordinaria amministrazione. A fare da parafulmine, purtroppo, sono quasi sempre, gli stessi dipendenti che diventano, come ieri mattina, obiettivo degli utenti infuriati. (e.s.)
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