L'Usb si rivolge al giudice
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La sede della Gst di Macomer Macomer, il sindacato ricorre contro la Gst per il licenziamento in tronco di un operaio
22 ottobre 2011
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MACOMER. L'Unione sindacale di base porterà di fronte al giudice del lavoro la Gst di Macomer per il licenziamento di un lavoratore con motivazioni «pretestuose» e «prive di fondamento». La Usb ritiene che nei rapporti con la società di Macomer che gestisce il servizio di nettezza urbana, e di riflesso col comune di Macomer che ne è socio di maggioranza, si sia creata una situazione insostenibile. «Il riferimento - si legge in una nota del sindacato - riguarda l'atteggiamento persecutorio reiterato dall'azienda nei confronti di un lavoratore nostro iscritto, al quale dopo mesi di contestazioni notificate in maniera "aggregata" e "riepilogativa" per presunte condotte negative sul luogo di lavoro, recentemente è stata recapitata la lettera di licenziamento. La motivazione è tanto pretestuosa quanto priva di fondamento e al lavoratore si contestano inadempienze senza riscontro». L'Usb spiega che da tempo il sindacato è impegnato nel tentativo di arginare l'attacco dell'azienda nei confronti del proprio iscritto. «Prima del licenziamento - prosegue -, oltre a qualche decina di richiami scritti, l'azienda ha contestato la nomina del lavoratore a Rsa (rappresentante sindacale) rifiutandosi di incontrare il sindacato nonostante le diverse richieste. Stesso atteggiamento da parte del sindaco e dell'assessore all'Ambiente di Macomer». Alle ripetute richieste di incontro i dirigenti della Gst e del Comune non hanno mai risposto. La Usb considera questa una «chiusura oggettivamente pregiudiziale». Di fronte al radicalizzarsi del clima sindacale, la Usb contesta alla Gst il licenziamento e annuncia l'azione giudiziaria. (t.g.t.)