La Nuova Sardegna

Il caso. Niente sovvenzioni per pagare le badanti, l’applicazione della legge 162 fa discutere

Disabili, in ritardo i contributi

Alessandro Pirina
<b>Servizi sociali </b>Ancora in ritardo i contributi per assistere anziani e disabili
Servizi sociali Ancora in ritardo i contributi per assistere anziani e disabili

L'assessore Piccinnu si difende: non arrivano i soldi dalla Regione

25 ottobre 2011
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 OLBIA. Il Comune ha cambiato colore politico, i servizi sociali sono passati di mano da un assessore a un altro, ma la questione dei pagamenti dei piani personalizzati è rimasta la stessa. Con centinaia di cittadini in fila ogni giorno davanti al Comune per aver quello che gli spetta.  Richieste che trovano sempre la medesima risposta: «abbiate pazienza». Una cittadina, però, non ha più la forza di aspettare, prende carta e penna e si rivolge direttamente al sindaco. «Sono la figlia di una disabile - scrive a Gianni Giovannelli -. Mia madre usufruisce della legge 162 che riguarda le sovvenzioni per il pagamento di una colf o una badante, erogate tramite i servizi sociali del Comune. Oramai la situazione dei pagamenti è diventata insostenibile e drammatica. Infatti, se lo scorso anno i soldi venivano erogati il mese successivo alla presentazione della busta paga della colf, quest'anno, senza che nessuno sappia il motivo, hanno erogato due acconti, il primo a marzo, il secondo a giugno, dopodichè buio completo. Vorrei sapere dal sindaco se è a conoscenza di questi gravissimi fatti che coinvolgono centinaia di famiglie. Noi figli siamo costretti a dover anticipare i soldi alla colf perché ogni mese minaccia di andare via. Questa procedura non accade forse in tutte le famiglie, ma solo in quelle che possono contare su figli o familiari». La donna racconta di essersi più volte messa in contatto con gli uffici del Comune, ma di aver ascoltato sempre la medesima litania. «I soldi saranno dati quando tutto sarà pronto, ma senza indicare né tempi, né le cifre a noi ancora dovute».  L'assessore alle Politiche sociali, Rino Piccinnu, ammette il ritardo del pagamento dei piani personalizzati, ma assolve il Comune. «Non possiamo erogare i pagamenti finché non arrivano i soldi dalla Regione - spiega l'assessore -. Il nostro compito si limita a aistruire le pratiche e a erogare i pagamenti, ma lo possiamo fare solo quando abbiamo i soldi a nostra disposizione. Comunque, entro la fine di ottobre dovremmo liquidare tutti i piani personalizzati. Anche se, bisogna ricordare, nella prima tranche è stato erogato il 60% del contributo».
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