La Nuova Sardegna

Protestano i precari, Deriu a Cappellacci: «Servono risposte»

Il sit di ieri di fronte alla Provincia (foto Gualà)
Il sit di ieri di fronte alla Provincia (foto Gualà)

26 ottobre 2011
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 NUORO. Cento precari (tra Csl e Cesil) che protestano di fronte alla Provincia. E con loro il presidente Roberto Deriu, accompagnato dagli assessori Porcu e Ruiu, che indossato il cartello di ordinanza, solidarizzano con loro. E, nel ruolo di presidente dell'Ups, mette fretta alla Regione: è arrivato il momento di dare attuazione ai paini di stabilizzazione adotatti dalle province. E farlo entro la fine dell'anno per evitare di paralizzare servizi essenziali.  Sul fatto che i 102 lavoratori impiegati (55 in Provincia e 47 nei vari Comuni del territorio, tutti provenienti dagli ex uffici di collocamento) espletino funzioni fondamentali per il funzionamento degli enti nessuno ha dubbi.  Il problema, come denunciano le sigle sindacali presenti ieri mattina (Funzione pubblica di Cgil e Cisl e Nidil) è che «sono incastrati tra i vincoli alla finanza pubblica imposti dalla normativa nazionale e dai limiti della legislazione regionale. Il processo legislativo che avrebbe dovuto garantire la stabilizzazione si è infatti inceppato più volte non premettendo che a un lavoro stabile possa corrispondere un rapporto di lavoro altrettanto stabile».  Un vicolo cieco che rende impossibile capire cosa succederà a questi precari a partire dal 31 dicembre. «Rischiando di creare - continuano i sindacati - il più grande licenziamento collettivo del sistema pubblico in Sardegna. Rischio solo spostato nel tempo. Da qui l'esigenza di sviluppare un percorso di mobilitazione e sensibilizzazione per chiedere un intervento risolutore».  Le Province infatti hanno tutte approvato i progetti di stabilizzazione dei precari. Ma la Regione, da parte sua, deve assicurare il cofinanziamento dell'operazione oltre che risolvere una serie di problemi legati alle piante organiche delle Province e ai patti di stabilità interni, che sarebbero sballati dall'inserimento dei lavoratori.  Problema denunciato da Roberto Deriu con una lettera inviata ieri a Cappellacci, come presidente dell'Ups. Che chiede: «Un incontro urgente con i presidenti delle Province, allo scopo di verificare i tempi di attuazione dei piani di stabilizzazione dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni, adottati dalle Province. A nessuno sfugge che la decisione debba essere assunta entro la fine dell'anno, per evitare che risultino paralizzati essenziali servizi in capo agli Enti che mi onoro di rappresentare e soprattutto per evitare di sacrificare le professionalità maturate che hanno assicurato un grande contributo nello svolgimento dei compiti d'istituto».
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