La Nuova Sardegna

Emigrato sardo travolto dal fiume di fango in Liguria

Alessandra Sallemi
Le strade coperte di fango a Monterosso
Le strade coperte di fango a Monterosso

Sandro Usai, 40 anni, di Arbus, emigrato tre anni fa nelle Cinque Terre, è uno dei sette dispersi, che si aggiungono ai sei morti provocati dal maltempo che ha devastato Liguria e Toscana - VIDEO

27 ottobre 2011
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CAGLIARI. Sandro Usai, sardo di Arbus e cittadino di Monterosso da tre anni, martedì pomeriggio è corso in strada per aprire i tombini ma è stato travolto dalla piena di fango che scendeva veloce e ha cancellato tutto, anche la spiaggia disseminata di quegli ossi di seppia che ispirarono il titolo dell'opera del nobel Eugenio Montale. «Monterosso non c'è più» è la frase del sindaco Angelo Betta rimbalzata su agenzie giornalistiche e internet: impossibile sapere altro, il paese è irraggiungibile.

Ieri non si riusciva a parlare direttamente col sindaco perché Monterosso è il paese più colpito ed è completamente isolato. Monterosso ormai si raggiunge solo dal mare, dal Golfo dei Poeti che è una delle perle del Parco delle Cinque Terre. Quel che i fotografi imbarcati sulle motovedette della Guardia costiera hanno visto lascia senza fiato: Monterosso ora è soltanto il suo mare e una massa di fango alta quanto le case che ricopre l'intera piccola conca. Ancora ieri sera era difficile stabilire se il corpo di Sandro Usai fosse stato trovato. L'unica cosa purtroppo certa è che il coraggioso volontario della protezione civile era stato travolto dall'onda di fango.

Ieri si sapeva ancora poco della tragedia di Sandro Usai, di 40 anni, vissuto ad Arbus fino al 2007: davanti a un ristorante Usai, giunto con una jeep, si è fermato per aprire i tombini, faceva parte della protezione civile locale appena allertata, il torrente sempre secco accanto alla strada che scende a tornanti dall'autostrada Genova-La Spezia si era colmato e l'esondazione tumultuosa slittava rapida incanalata nei curvoni. Bisognava frenare quella marea, Usai è stato travolto mentre metteva in atto una delle manovre standard (aprire i tombini). La gente è corsa sui tetti, Usai non è riuscito a lasciare in tempo la strada e a risalire le scale interne del ristorante per mettersi nel punto più alto, la terrazza panoramica. Sembra che nessuno in paese si sia reso conto di quel che si stava ammassando lungo la strada: il letto del fiume secco si è riempito velocemente, l'acqua è finita sulla statale e si è ingrossata con la frana che veniva giù dalla collina.

La strada è una grande discesa a tornanti: la massa di acqua, terra e sassi cresciuta enormemente ha acquistato peso ed è andata a valle in velocità. Il paese è stato travolto dalla piena e dalla sorpresa. Dalla conca colma di fango spuntavano cassoni di auto, barche, ferraglie, oggetti indistinguibili. Gli elicotteri hanno sorvolato per ore la massa nera, gli operatori della Guardia costiera si sono avvicinati ripetutamente alla spiaggia fangosa, ogni tanto affiorava qualcosa che poteva far pensare al corpo di un uomo. Ieri sera Sandro Usai risultava l'unico disperso di Monterosso, ma le comunicazioni telefoniche e stradali interrotte rendevano difficili, se non impossibili, gli accertamenti.

Secondo la prefettura della Spezia, al momento sono tre i morti identificati in provincia della Spezia, tra Borghetto Vara e Monterosso, ai quali si aggiungono due cadaveri recuperati ad Aulla. Poi in serata a Brugnato è stato recuperato un altro corpo, ed era probabilmente una persona conteggiata tra i dispersi di ieri. In Toscana non ci sono (forse) dispersi mentre in Liguria sarebbero otto, ma a questo punto anche qui non c'è certezza. Nella notte sono state salvate oltre 50 persone che avevano trovato rifugio sugli alberi. Il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli, è sul posto per fare il punto della situazione anche in relazione alla richiesta dello stato d'emergenza evocata dagli amministratori locali di Liguria e Toscana.

Sono necessarie ancora almeno 24 ore per le operazioni di rimozione dei detriti per poi procedere alla riattivazione di un binario.
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