La Nuova Sardegna

Rossella sequestrata nel Mali, prima azione del governo con la Boniver

"Necessità di una azione più rapida possibile e massima collaborazione" per la liberazione di Maria Sandra Mariani e Rossella Urru, ostaggi dell'Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb) e, probabilmente, detenute in qualche località desertica del Mali. E' quanto ha chiesto e ottenuto Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri, oggi a Bamako.

27 ottobre 2011
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"Necessità di una azione più rapida possibile e massima collaborazione" per la liberazione di Maria Sandra Mariani e della 29enne Rossella Urru, di Samugheo, ostaggi dell'Aqmi (Al Qaeda nel Maghreb) e, probabilmente, detenute in qualche località desertica del Mali. E' quanto ha chiesto e ottenuto Margherita Boniver, inviato speciale del ministro degli Esteri oggi a Bamako, dal premier maliano, signora Cissè Mariam Kaidama Sidibè. Maria Sandra Mariani è stata rapita il 2 febbraio scorso nel sud dell'Algeria, e Rossella Urru Š stata invece sequestrata il 23 ottobre sempre nel sud dell'Algeria, ma in un campo profughi Saharawi. Dal colloquio di Boniver non sono emersi dettagli sullo stato delle trattative per il rilascio della Mariani. Già nel maggio scorso Boniver era venuta qui a Bamako per fare il punto sulla situazione dell'ostaggio italiano, di cui allora, sembrava imminente la liberazione, che poi per motivi non chiari non è andata a buon fine. Si sa pochissimo sul sequestro di Rossella Urru. La missione dell'inviato di Frattini, che domani si sposterà in Burkina Faso, mira a sensibilizzare ulteriormente il governo del Mali sulla sorte delle due italiane. Il governo di Bamako, ha sottolineato Boniver, al termine del colloquio con la premier, ha "mostrato una collaborazione fattiva e una grande disponibilità" ma ha spiegato Boniver, il Mali e l'intera regione è di fatto diventato una sorta di triangolo delle Bermuda dei sequestri. La causa principale è l'espansione dell'attività criminale dell'Aqmi dovuta anche al ritorno di mercenari dalla Libia dopo la morte di Gheddafi, armati di armi leggere e a volte pesanti.
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