«Basta commissariamento», interrogazione in Senato sul futuro del Geoparco
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Porto Flavia 27 ottobre 2011
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IGLESIAS. Lo stato di precarietà in cui versa da mesi il parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna deve finire una volta per tutte. Lo sostengono i senatori sardi in un'interrogazione, primo firmatario Francesco Sanna, al ministero dell'ambiente Stefania Prestigiacomo. «L'esperienza decennale del parco - si legge nell'interrogazione - compreso nella rete mondiale dei geoparchi organizzata dall'Unesco, è messa sta in discussione dal commissariamento, dal mancato coinvolgimento delle autonomie locali, da una più generale perdita degli indirizzi e della funzione dell'organismo immaginato in origine come uno dei più importanti motori di sviluppo locale delle aree minerarie dismesse». Insomma, dopo quasi 5 anni, il Geoparco è sempre soggetto a commissariamento. Intanto a Cagliari davanti Villa Devoto, da un mese una sirena ricorda al presidente della giunta regionale Cappellacci che è ora di dare corso alla riforma del parco. A suonare la sveglia sono i volontari della consulta delle associazioni che alternano ad azionare le sirene che agivano nei cantieri minerari. «Per evitare disturbo ai residenti in Via Oslavia - sostiene Giampiero Pinna coordinatore della consulta delle associazioni - abbiamo deciso di ridurre i decibel anche se avvertiamo che c'è comprensione per l'azione che si propone. Dobbiamo però ricordare che i 10 milioni di euro già stanziati dallo Stato potrebbero dare lavoro a tanti giovani disoccupati con l'avvio delle attività operative del parco. C'è solo da aspettare la firma del presidente Cappellacci e del ministro Prestigiacomo». Le condizioni economico-occupazionali dei centri minerari avrebbero dovuto sveltire le procedure invece si continua ad avvertire noncuranza e disattenzione. Si sta prevedento intanto con l'intervento anche dei comuni una nuova manifestazione di protesta. «Sconcertante - aggiunge Francesco Sanna - è poi la voce inascoltata della consulta delle associazione davanti alla Regione per sollecitare la fine del commissariamento e il rilancio del geoparco e della assemblee dei comuni che lo compongono. Il ministro, che guida il dicastero da tre anni e 5 mesi, non ha ancora sottoscritto la nuova intesa con la Regione per le modifiche al decreto istitutivo».(ea)