La Nuova Sardegna

Giallo nel Cagliaritano: ancora senza nome la donna uccisa e bruciata

Sandra Sallemi
Poliziotti della questura di Cagliari e carabinieri di Iglesias nel luogo del ritrovamento del cadavere, al centro il medico legale (foto di Mario Rosas)
Poliziotti della questura di Cagliari e carabinieri di Iglesias nel luogo del ritrovamento del cadavere, al centro il medico legale (foto di Mario Rosas)

Non è stata ancora identificata la giovane donna, strangolata e trovata semi-carbonizzata lungo la strada che porta alla diga del Cixerri, non lontano da Villaspeciosa. L’assassino le ha coperto il capo con una busta e poi ha dato fuoco a una valigia e a un copertone

29 ottobre 2011
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VILLASPECIOSA. È stata uccisa con tutta probabilità ieri mattina ed è ancora senza nome la donna di 25/30 anni, minuta, bruna, di pelle bianca, trovata nel pomeriggio da un ciclista sulle sponde del bacino del rio Cixerri. Dopo averla soffocata e averle dato fuoco - la parte sinistra del corpo era carbonizzata - l'assassino ha cercato di nasconderla sotto un copertone e una valigia.

La donna aveva una busta sulla testa, e sopra una federa di un cuscino a fiorellini, e macchie di sangue che ancora si vedevano nonostante i segni del fuoco. Potrebbe essere stata uccisa per soffocamento, oppure con un corpo contundente. Impossibile fino alla tarda serata di ieri stabilire la sua identità, i documenti forse li aveva con sé ma devono essere stati inceneriti insieme a tutto il resto. Qualche ora dopo la scoperta del corpo gli inquirenti hanno trovato il suo cellulare, ma irrimediabilmente danneggiato.

L'intenzione dell'assassino era certamente quella di far sparire il corpo e cancellare ogni indizio possibile. Il medico legale Paribello eseguirà l'autopsia lunedì prossimo assieme a quella di Pierluigi Corda, trovato morto anch'egli ieri mattina nelle campagne tra Selargius e Dolianova, il corpo quasi completamente carbonizzato. Inevitabili gli accostamenti tra la tragica fine della donna ancora sconosciuta e quella dell'agricoltore. Gli inquirenti però non hanno ipotizzato alcun tipo di collegamento.
L'allarme è stato dato intorno alle 18 da un ciclista che col suo telefono cellulare ha chiamato la centrale della polizia: nel giro di mezz'ora sono arrivati sulle sponde della diga, nelle campagne di Villaspeciosa, gli agenti della squadra mobile agli ordini di Leopoldo Testa, i colleghi della Volante diretti da Gianfranco Murgia e i carabinieri della compagnia di Iglesias comandati dal capitano Raffaele Cossu. In aiuto sono arrivati anche i vigili del fuoco e un'ambulanza del 118.

La donna giaceva supina con la gamba sinistra completamente bruciata, il resto del corpo aveva ancora brandelli del vestito che indossava, sono stati trovati i sandali poco lontano. Il corpo era sotto un cumulo di oggetti bruciati che poi a un attento esame da parte della polizia scientifica si sono rivelati essere il copertone della ruota di una macchina e una valigia abbastanza grande, quasi tutta bruciata e con il contenuto distrutto.
Il viso non era stato intaccato dal fuoco ma questo non ha potuto aiutare gli inquirenti perché non c'era traccia di documenti, probabilmente bruciati anche questi. La donna non aveva addosso segni particolari quali un tatuaggio o una cicatrice, e non aveva monili. Impossibile stabilire se sia stata percossa o se abbia subito altro genere di violenza.

Appare probabile che la giovane sia stata uccisa altrove e portata in un luogo che secondo l'assassino doveva essere il più possibile lontano da testimoni e quindi occhi indiscreti. La persona o le persone che hanno portato il corpo della povera vittima fino alla diga del Cixerri avevano molta fretta. Sembra chiaro che avessero l'intenzione di annientare il corpo della giovane donna, ma non hanno probabilmente avuto il tempo di curare i dettagli e quindi di curare meglio i dettagli e di arrivare alla distruzione del corpo. La valigia, sicuramente piena di effetti personali, lascia pensare che la donna fosse in procinto di fare un viaggio oppure che stesse rientrando, oppure ancora che avesse deciso di andarsene da una casa per qualche motivo, chissà se legato alla sua fine. Fino a ieri sera non risultavano denunce di donne scomparse. Il sostituto procuratore di turno, Alessandro Pili, ha rinviato ogni dichiarazione al momento in cui sarà stato possibile accertare l'identità della ragazza e, dopo l'autopsia, le esatte cause della sua morte.

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