La Nuova Sardegna

Il Comune rottama le delibere di Mariani

Luca Rojch
<b>Comune</b> A sinistra l&#146;assessore Carlo Careddu e l&#146;ex commissario Mariano Mariani
Comune A sinistra l’assessore Carlo Careddu e l’ex commissario Mariano Mariani

Il Consiglio cancellerà tre atti del commissario. Gianni Giovannelli: «È solo il primo passo»

29 ottobre 2011
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 OLBIA. Mattone dopo mattone la maggioranza smonta il castello di delibere costruito dall'iperattivo commissario Mariano Mariani. Pochi mesi da inquilino del Municipio e grande spirito di iniziativa. Tanti i suoi atti, dal regolamento dei circhi equestri alle varianti al Piano di fabbricazione.  Il falò degli atti pensati e siglati da Mariani verrà acceso venerdì in consiglio, quando saranno rottamate tre delibere, due dal gusto urbanistico, approvate a maggio dal commissario. Mariani è stato troppo decisionista. Per questo il sindaco Gianni Giovannelli ha inaugurato la stagione di rottamazione degli atti di Mariani. Giovannelli ha sempre ribadito che tutti gli atti sarebbero passati ai raggi x. Venerdì in consiglio 3 delibere di Mariani saranno cancellate. «Non c'è nulla di irregolare in questi atti - spiega l'assessore all'Urbanistica Carlo Careddu -. Ma nelle sue delibere sono contenute scelte politiche che non spettano a un commissario, ma al consiglio comunale. Per questo abbiamo scelto di annullare le delibere che riguardano la pianificazione urbanistica». La maggioranza annulla la delibera in cui si imponeva una variante al piano di fabbricazione sulle aree standard, e quella in cui si dava l'adeguamento alle direttive per le zone agricole. «Nella prima ci si limitava a reiterare i vincoli sulle aree standard - spiega Careddu -, ma non si interveniva per mettere ordine. Ci sono tantissimi casi in cui le aree standard sono in realtà terreni privati che il Comune ha vincolato e dovrà espropriare». In pratica il proprietario non può né costruire, né vendere. La seconda delibera non metteva mano alle regole per le zone agricole. «Al contrario è importante trovare disciplina in questo campo- spiega Careddu -. Con la nuova delibera stabiliremo quali sono i borghi, dove si potrà edificare, quali saranno le regole per lo sviluppo delle zone agricole. Ma sarà fatto attraverso uno studio scientifico. E una volontà politica». C'è anche un'altra delibera che modifica il regolamento dei circhi equestri e spettacoli viaggianti. Quella che aveva fatto convivere due giostrai nello stesso spazio durante la festa di San Simplicio. La querelle è finita davanti al giudice, con il Comune citato da una delle due società. Ma che la scelta sia di tipo politico lo conferma Giovannelli. «Come ho detto in campagna elettorale passiamo al setaccio tutte le delibere - dice -, ne annulleremo altre. Sono convinto che a decidere la pianificazione urbanistica del territorio debba essere il consiglio comunale dopo avere parlato con la popolazione e non un commissario che a pochi giorni dalle elezioni sceglie da solo».
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