La Nuova Sardegna

La casa resta un sogno Calano le compravendite ma i prezzi sono stabili

Gabriella Grimaldi
In alto, la conferenza tenuta da Tecnocasa
In alto, la conferenza tenuta da Tecnocasa

29 ottobre 2011
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 SASSARI. La casa, certo, rimane la priorità nei progetti delle famiglie ma anche i sassaresi devono fare i conti con la crisi economica. I primi sei mesi del 2011 hanno visto contrarsi il volume delle compravendite (meno 5,6%) così come si è ridotto il totale dei mutui per l'acquisto della casa (meno 4,21%) e il loro importo (da 114mila euro in media richiesti nel 2010 si è passati a 110mila nel 2011). La bufera sembra essere passata invece per quanto riguarda le quotazioni degli immobili: in città il prezzo ha subito un aumento dello 0,5 negli ultimi sei mesi.  Un piccolo segnale quest'ultimo: dopo la «bolla» che aveva gonfiato i prezzi in misura irreale tra il 2005 e il 2006 e il conseguente crollo del valore delle case ora la fibrillazione del mercato sembra essersi stabilizzata.  È quanto emerso dalla relazione di Tecnocasa - agenzia immobiliare a diffusione capillare - arricchita dai dati della Banca d'italia sulla capacità creditizia delle famiglie della provincia di Sassari e dalle notizie fornite dall'Agenzia del Territorio.  In città anche le tendenze della domanda da parte di chi decide (o meglio può permettersi) di acquistare una casa si sono modificate. Basti pensare che, abbandonate le velleità di comprare un appartamento nuovo in zone semicentrali dell'area urbana, ora l'acquirente si orienta verso trilocali (soggiorno e due camere da letto) usati e localizzati in quartieri che un tempo venivano snobbati.  Un esempio è il quartiere di Monte Rosello dove il mercato immobiliare nella prima parte dell'anno ha registrato un andamento positivo. Si sono acquistate sia prime case sia case per investimento. Le quotazioni vanno dai 1000 euro al metro quadro per un appartamento da ristrutturare in parti del rione meno appetibili come viale Sicilia o Cuore Immacolato ai 1700-1800 attorno a San Francesco dove sono sorte nuove palazzine e villette a schiera.  Ma una delle zone a maggiore espansione edilizia è Serra Secca, dove negli ultimi anni sono stati costruiti immobili di varia tipologia, dai palazzi alle ville singole e a schiera. Il prezzo però sale a una media di 2000 euro al metro quadro.  Il quartiere più richiesto resta comunque quello di Luna e Sole perché offre soluzioni immobiliari di qualità medio-alta con condomini degli anni Settanta-Ottanta e abitazioni curate e ben tenute nelle parti esterne. Nella parte bassa ci sono unità indipendenti, ville singole (valori a partire da 400 mila) e bifamiliari. Le quotazioni di un buon usato in questa zona sono di 1400-1700 al metro quadro.  Ma in quartieri storici come San Giuseppe (dove tuttavia si registra una diminuzione dei valori degli immobili), Cappuccini e Porcellana si arriva alla quotazione di 2300 euro al metro quadro. Naturalmente questa quota di mercato determina il fatto che i tempi per vendere le case si sono allungati da sei a sette mesi ed è davvero difficile «piazzare» abitazioni dai 170 mila euro in su, che infatti è il budget massimo su cui si sono assestati i progetti dei potenziali acquirenti.  In questa prima parte dell'anno - dicono i dati di Tecnocasa - hanno comprato soprattutto famiglie giovani, con un aiuto da parte dei genitori. Si apprezzano in particolare la posizione, il palazzo in cui è inserita l'unità abitativa, l'esposizione, la presenza della cucina abitabile e sono sempre più richiesti i doppi servizi. Nelle zone di Li Punti e Sant'Orsola le quotazioni degli immobili sono rimaste stabili.  Critico il settore del credito dove le famiglie, pur indebitandosi molto più che in passato (si registra un incremento del 48%), oggi hanno difficoltà ad accedere ai mutui. A Sassari nel primo trimestre del 2011 sono stati erogati dalle banche 65,150 milioni di euro (243,18 milioni in tutta la Sardegna), un dato in calo del 4,21 per cento rispetto al 2010.  Ci sono infine i clamorosi flop di alcuni centri dell'hinterland: Alghero ha subito un calo delle compravendite pari al 5,7 per cento sul mercato delle seconde case - dovuto in gran parte al passo indietro compiuto dagli inglesi dopo l'iniziale boom dei collegamenti aerei low-cost -, ma la maglia nera spetta a Sorso con un meno 15,9 per cento e a Porto Torres dove a causa dell'alto tasso di disoccupazione il volume delle transazioni immobiliari si assesta purtroppo su meno 31,7 per cento.
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