La Nuova Sardegna

Ragazza sfugge ai ladri lanciandosi dalla finestra

Ragazza sfugge ai ladri lanciandosi dalla finestra

Alghero, terrore in pieno giorno per una ragazza di 22 anni che è scappata dalla finestra

29 ottobre 2011
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ALGHERO. Svegliata e tenuta in ostaggio da due rapinatori incappucciati che volevano portare via il contenuto della cassaforte. La ragazza ha avuto coraggio e sangue freddo e - profittando di una disattenzione dei banditi - è riuscita a scappare lanciandosi dalla finestra del bagno. Nella caduta è rimasta ferita alla gamba ma è riuscita a chiamare i genitori e a dare l'allarme. Protagonista della brutta avventura, Letizia Madeddu, 22 anni, figlia del noto imprenditore alghererese Gervasio, molto conosciuto nel settore della nautica. Sulla tentata rapina indaga la polizia.

Dormiva tranquilla nella sua camera, nella villetta di famiglia di via De Biase, nel rione residenziale "La Cunetta", Letizia Madeddu. Giovedì mattina, poco prima delle 11, è stata svegliata dai rumori che provenivano da un'altra stanza. Per un attimo ha creduto di sognare. Poi ha udito anche delle voci e una imprecazione. A quel punto si è fatta coraggio, si è alzata dal letto ed è andata a vedere. Così ha scoperto che c'erano due persone incappucciate che stavano cercando di scardinare la cassaforte a muro. Ha avuto un momento di indecisione e di paura. I due banditi - che sicuramente credevano di poter agire indisturbati, facendo conto sul fatto che in casa non ci fosse nessuno - hanno dovuto cambiare il programma in corsa.

Hanno immobilizzato la ragazza, l'hanno colpita più volte e minacciata pesantemente. Poi hanno continuato freneticamente nel tentativo di forzare la cassaforte. Sono stati attimi terribili e di forte tensione. Letizia Madeddu non è riuscita a rendersi conto se i due malviventi fossero armati. Con il passare del tempo ha preso coraggio e a un certo punto - profittando di una disattenzione dei rapinatori - ha deciso di giocare il tutto per tutto. E' riuscita a scappare e a saltare dalla finestra del bagno che si trova su un piano rialzato. La ragazza è rimasta ferita ma non si è fermata, si è allontanata più possibile e ha dato l'allarme chiamando i genitori. I due incappucciati, a quel punto, hanno temuto di essere scoperti e hanno considerato fallito il colpo studiato a tavolino. Troppo lavoro ancora da fare per scardinare la cassaforte. Pare che alcuni testimoni abbiano notato due persone allontanarsi a forte velocità in sella a uno scooter.

Poco dopo le 12 la caccia ai banditi era in pieno svolgimento. Nella villetta di via De Biase sono arrivati gli agenti della sezione volanti e della polizia giudiziaria del commissariato di Alghero, guidati dal dirigente Valter Cossu. Al lavoro anche gli specialisti della Scientifica della questura di Sassari alla ricerca di possibili impronte lasciate dai rapinatori (anche se - dalle prime dichiarazioni rilasciate dalla ragazza - pare che indossassero dei guanti da lavoro). I banditi hanno portato via anche gli arnesi utilizzati per forzare la cassaforte e che avrebbero rappresentato una traccia importante in mano agli investigatori.

Le ricerche sono state indirizzate in una direzione specifica, e l'impressione è che i due rapinatori fossero in possesso di informazioni precise sull'obiettivo da colpire. Dalla casa, infatti, non hanno portato via niente. Volevano solo quello che c'era in cassaforte. Gli investigatori stanno studiando ogni minimo particolare e non trascurano possibili aiuti dai filmati di alcune telecamere della zona. Anche se ci vorrà un po' di tempo per visionarli. Importante la descrizione delle scooter, specie se dovesse essere confermato che i due rapinatori sono scappati proprio in sella alla moto. Era pieno giorno, c'era parecchia gente in giro e più persone potrebbero essere state involontarie (e ora utili) testimoni.

Il quartiere "La Cunetta", dove la famiglia Madeddu ha vissuto ore drammatiche e di paura, si trova in una delle zone residenziali della città, quasi periferiche, tra le più signorili e dove la speculazione è stata meno aggressiva del solito. Villette con giardino, costruzioni di tipo mediterraneo con un massimo di tre piani.
Un'area urbana particolarmente tranquilla, con forte densità abitativa, dove sono presenti anche una scuola media, una elementare, palestre pubbliche e private. Una zona abitata da persone benestanti, professionisti, commercianti, dipendenti pubblici. E proprio la sensazione di tranquillità e sicurezza registrate finora nella zona non avrebbero suggerito l'adozione di particolari misure di prevenzione e un servizio di vigilanza specifico.

Gervasio Madeddu, il padre di Letizia, è persona piuttosto conosciuta in città per la sua lunga attività nel settore della nautica da diporto e delle attrezzature portuali. E' stato uno dei primi operatori del settore ad allestire un esercizio di un certo livello. Dispone di una struttura operativa sulla banchina del nuovo molo turistico dove esercita la vendita di barche, nuovo e usato, ricambi e assistenza tecnica. Una situazione economica favorevole che può avere richiamato l'attenzione dei ladri-rapinatori. Che potrebbero anche essere solo gli esecutori di una azione pianificata da altri.

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