La Nuova Sardegna

Sassari, le opere di Manuel Attanasio in mostra in via Usai

Michele Cocchiarella
Sassari, le opere di Manuel Attanasio in mostra in via Usai

All’atelier galleria Parabatula, fino al 10 gennaio, la prima personale del cantante degli Iskeed e gli abiti di Alessandra Mura

22 dicembre 2011
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SASSARI. Un mondo privo di spazio e tempo, senza elementi materiali che richiedano l’uso dei cinque sensi. Una realtà dove si comunica con il pensiero e l’immaginazione, in cui gli esseri che ne fanno parte sono liberi dai condizionamenti derivanti dal mondo materiale. Non è fantascienza ma arte, quella di Manuel Attanasio, l’artista che ha aperto la porta della “Prima stanza”, la mostra di arte contemporanea in via Usai 16 a Sassari. E varcata la soglia, ci si può sentire smarriti per qualche istante, ma sereni, perché le figure disegnate, per quanto poco umane, sono rassicuranti. Una sensazione di pace traspira dai corpi che a loro agio fluttuano nel bianco: non hanno mani, piedi, bocca, occhi, orecchie e naso, e ciononostante riescono a essere figure espressive e a trasmettere sensazioni di quiete. Come se quel loro vivere in una dimensione priva di materia, le liberi da tutto ciò che nella vita reale ruba spazio allo spirito e alla consapevolezza.

Su tavole di abete e pioppo l’artista ha disegnato con la matita figure di un mondo immaginario e che non hanno contatti con la materia. I chiaroscuri quasi naturali, sfumati con leggerezza, danno il giusto risalto ai corpi che per quanto simili si differenziano per alcuni particolari. In evidenza la figura centrale, senza ombelico e con due antenne sulla testa, che “rappresenta la figura che ha creato tutto” spiega Manuel.

“Ho immaginato di andare oltre quello che si è sempre visto. C’è una relazione con la realtà in cui viviamo - continua l’artista, che ha usato come modelli per le sue opere, una donna incinta, un ragazzo, e un’altra donna - . Dalla mostra viene fuori l’aspetto legato alla quantistica che sottolinea come al di là di spazio e tempo c’è molto di più”. Niente al caso, come la scelta dei materiali che evidenziano una scrupolosa attenzione di Attanasio verso l’aspetto estetico dell’opera. “Ho scelto il legno perché visivamente è molto rassicurante” spiega l’artista, già noto per aver partecipato ad altre mostre con diverse installazioni e opere, e per la sua passione per la musica che lo vede al fianco degli Iskeed, e con Marta Raviglia nel progetto “Morfeo”.

“La mostra nasce dal lavoro di due mesi e dalla continua voglia di sperimentare e creare arte nelle forme di musica e disegno”. E’ in questi due mondi che avvengono le creazioni di Attanasio che dice di “non credere a chi sostiene che se sai disegnare sei un artista, o se sai suonare sei un musicista, altrimenti non puoi esserlo. Non mi pongo il problema che ciò che faccio possa piacere, anche perché è normale che alcuni lo apprezzino e altri meno. Voglio che la mia arte possa trasmettere qualcosa di buono e non creare problemi o mettere paura”. Parole condivise anche da Alessandra Mura, coreografa, insegnante di danza, e proprietaria dello spazio di via Usai, l’Atelier Galleria Parabatula, al cui interno sono esposti anche i suoi abiti.

“Sono un’appassionata d’arte - dice Alessandra - . Creando questo spazio ho unito le mie due passioni: arte contemporanea e abiti”. Vestiti originali per cui “non seguo una moda e che creo ispirandomi a ciò che vivo”. Dal taglio alla cucitura, l’operazione a volte può richiedere anche l’utilizzo di vecchi abiti che vengono aggiunti ad altri “perché a volte credo che ci sia un collegamento tra due stoffe, come se ci siano dei pezzi importanti che debbano continuare a vivere insieme ad altri”.
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