La Nuova Sardegna

Dall'isola sul treno della memoria

Presentato a Sassari il progetto dell'Arci con le scuole della Sardegna: 100 studenti sardi sul treno della memoria per Auschwitz

28 gennaio 2012
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SASSARI. Il primo treno della memoria partì nel gennaio del 2005 con settecento studenti a bordo. Direzione, il campo di concentramento di Auschwitz. Un viaggio impegnativo e tutt’altro che spensierato, diverso dalle altre gite scolastiche. Così diverso da trasformarsi in una proposta di vita e in un progetto educativo di successo che, da allora, ha accompagnato di anno in anno circa 10mila giovani provenienti da tutta Italia in un appuntamento con la storia. Tra pochi giorni, per la prima volta, su quel treno ci saranno anche 100 studenti sardi. Il programma del viaggio è stato presentato ieri mattina a Palazzo Ducale nel corso di una conferenza stampa organizzata in occasione della Giornata della memoria con il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, l’assessore comunale alle Politiche educative e giovanili, Alessio Marras (che parteciperà al viaggio) e l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Rosario Musmeci. Ad organizzare l’iniziativa è l’Arci Sardegna, diretta dal presidente regionale Franco Uda. «E’ un progetto che senza la collaborazione delle istituzioni non sarebbe stato possibile. Non è una gita scolastica - ha precisato Uda - ma un percorso educativo che punta a rendere i nostri giovani cittadini più consapevoli». Sono in tutto venticinque gli studenti selezionati da cinque scuole superiori di Sassari e dodici dalla scuole della Provincia che parteciperanno all’iniziativa accompagnati dai loro docenti, come hanno ricordato Simone Sechi e Franco Fracchia, rispettivamente presidi, a Sassari e a Porto Torres, dell’Istituto tecnico per le attività sociali e dell’Istituto tecnico nautico. Ma molti altri arriveranno dalle scuole di Cagliari, Guspini e Villacidro, grazie anche alla collaborazione della Provincia del Medio Campidano. Il treno della memoria è uno spazio in cui i giovani partecipanti hanno l’opportunità di incontrarsi e approfondire le tematiche storiche e sociali relative all’Olocausto, per farsi testimoni di quegli eventi in un momento in cui le testimonianze dirette di quanto è successo cominciano a scomparire. La tappa più importante del percorso educativo - a gennaio i giovani partecipanti sono stati selezionati e formati per il viaggio - è la visita a Cracovia: sei giorni intensi con la visita guidata al ghetto ebraico e quella agli ex campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau. I ragazzi accompagnati dai loro insegnanti raggiungeranno la città di Cracovia con un treno charter, ripercorrendo simbolicamente i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro o di sterminio. Le giornate a Cracovia sono arricchite da attività diurne motivazionali e serali di intrattenimento artistico-culturale, come il teatro e la proiezione di film. Il rientro in Italia è - così come già avvenuto prima della partenza - scandito per tutto il periodo primaverile da attività educative predisposte dal Centro Studi di terra del Fuoco e condotte dagli educatori dell’Arci sarda. I giovani studenti partiranno da Alghero e Cagliari tra pochi giorni, il 3 febbraio. A Milano ci sarà il congiungimento con il treno speciale partito da Torino con gli studenti del Piemonte e della Liguria. E’ in quel momento, una volta saliti a bordo, che i ragazzi sardi riceveranno un kit speciale per il viaggio offerto dagli organizzatori: due libri di storia e un taccuino per gli appunti. Regali simbolici, ma che hanno il potere di dimostrare concretamente la doppia valenza di questo viaggio. Conoscere e raccontare. Vedere la verità e testimoniarla.
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