La Nuova Sardegna

Il presidente della Regione attacca la Tirrenia, Pili (Pdl) chiede al governo di riferire

Cappellacci: «Vergogna nazionale»

<b>Cappellacci </b>&laquo;Tirrenia non garantisce un trasporto degno di un paese civile&raquo;
Cappellacci «Tirrenia non garantisce un trasporto degno di un paese civile»

05 febbraio 2012
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 CAGLIARI. «La Tirrenia è una vergogna nazionale». Così il presidente della Regione Ugo Cappellacci ha commentato l'incidente avvenuto nel porto di Civitavecchia. «Quanto - afferma Cappellacci - è solo l'ennesimo episodio di una lunga storia di disservizi, di mancate partenze, di presunte manutenzioni da parte di un carrozzone che, nonostante i benefici di cui ha goduto nel corso degli anni, non è mai stato in grado di garantire un servizio di trasporto degno di un paese civile. Solo con il superamento di questo residuato del passato - aggiunge Cappellacci - si potrà costruire un modello di continuità marittima moderno ed efficiente che assicuri il diritto alla mobilità dei sardi».  Sull'incidente interviene anche il deputato Pdl Mauro Pili, che si rivolge al presidente della Camera Gianfranco Fini: «Il governo riferisca urgentemente alla Camera sull'episodio che ha messo fuori uso l'ennesima nave della Tirrenia destinata alle rotte della Sardegna. Appare davvero singolare questo ennesimo episodio avvenuto praticamente all'interno del porto dove in molti casi è obbligatorio il supporto di mezzi rimorchiatori in uscita che in entrata e di servizio di pilotaggio. Risulta sempre più evidente che la Tirrenia sia una compagnia allo sbando che continua a gestire un servizio pubblico senza esserne in grado e ricevendo dallo Stato per questo motivo ben 72 milioni di euro all'anno».
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