La Nuova Sardegna

Sarà chiesto anche l’intervento di Cappellacci

Sciopero E.On, la Giudici oggi incontra i sindacati

Lo sciopero a Fiume Santo
Lo sciopero a Fiume Santo

29 febbraio 2012
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 PORTO TORRES. Secondo giorno di sciopero del personale E.On nella termocentrale di Fiume Santo. Ieri è stato fermato il quarto gruppo di produzione, ritornato a regime solo dopo le 11, come previsto dal calendario delle fermate piuttosto articolato, che ha coinvolto tutti i settori dello stabilimento. Madalità dello sciopero che sono state concordate con la commissione di garanzia per il settore pubblico o di pubblica utilità. Lo sciopero non ha infatti causato alcun disservizio, ma questo particolare è l'ennesimo segnale della gravità della crisi che ha colpito l'industria isolana. In passato, infatti, era stato necessario ricorrere ai distacchi programmati. Oggi, intanto, il presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici incontrerà le organizzazioni sindacali «per coordinare le iniziative da mettere in campo e favorire la positiva soluzione della vertenza». All'incontro sono stati invitati Cisal FederEnergia, Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil Elettrici. Per il sindacato in questo momento «è necessario ricercare la massima convergenza di intenti tra istituzioni, mondo economico, forze sociali e opinione pubblica», concetto ribadito anche all'assessore regionale all'Industria Alessandra Zedda nel corso del vertice che si è tenuto lunedì a Cagliari. Un invito esteso ai rappresentanti di tutte le istituzioni ma che deve vedere il coinvolgimento del presidente della giunta regionale Ugo Cappellacci perché la vertenza non riguarda solo il territorio del nord ovest, ma l'intero comparto energetico sardo.
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