La Nuova Sardegna

Bianca Pitzorno: «Oggi la narrativa insegue le mode»

Mauretta Capuano
La scrittrice sassarese Bianca Pitzorno compirà 70 anni ad agosto
La scrittrice sassarese Bianca Pitzorno compirà 70 anni ad agosto

Per i 70 anni della scrittrice sassarese, da mondadori una collana di sue opere

20 marzo 2012
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Bianca Pitzorno compie 70 anni il prossimo 12 agosto e la casa editrice Mondadori la festeggia con una nuova collana da collezione, presentata ieri nel giorno d'inaugurazione della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna. «Ho paura che oggi la narrativa per ragazzi insegua le mode. La letteratura è metafora, è trasfigurazione, non può essere cronaca. Oggi si cavalca molto l'attualità e si omologano per esempio le storie ai videogiochi o alla fiction tv. Senza demonizzare nulla, non si può fare questo. Gli ebook non c'entrano nulla con questo, perché cambia solo il supporto. Mentre cambiare la struttura non va bene. I romanzi non possono essere fatti come i videogiochi», dice la scrittrice sarda, autrice di libri come «Quando eravamo piccole» e «Tornatras». Titoli ora riproposti fra i 18 della collana «Le storie di Bianca Pitzorno», resa speciale dalle nuove prefazioni di autori fra i quali Emma Dante, Silvia Ballestra, Roberto Denti, che da bambini o da grandi hanno amato libri come «Ascolta il mio cuore» o «Magie di Lavinia & C.».

«La cosa che più mi emoziona di questa collana - dice Bianca Pitzorno - è scoprire come i miei libri sono stati letti, vissuti. Ho lettori di 40-45 anni. Molti mi hanno letto da piccoli e ora scrivono le prefazioni a quei libri». Fabio Geda, che firma l'introduzione a «Magie di Lavinia &C.», lo dice proprio: «Cosa c'è di più esaltante che scoprire che un libro che hai amato da piccolo ha mantenuto intatta nel tempo la sua magia al punto da farsi amare allo steso modo, con la stessa intensità, dai tuoi figli, dai tuoi nipoti, dai bambini di cui hai cura?». E Lella Costa nella prefazione a «Principessa Laurentina», con protagonista una ragazzina costretta a cambiare città e a fare i conti con un corpo sempre più cicciottello e con l'arrivo di una sorellina, dice: «Ancora oggi, a una ventina d'anni di distanza dalla prima pubblicazione, è un personaggio che colpisce e incanta per la sua autenticità spesso disarmante». Valerio Massimo Manfredi, autore dell'introduzione a «La bambinaia francese», racconta Bianca Pitzorno, «leggeva i miei libri con i suoi figli quando non era ancora famoso. Poi ci siamo conosciuti e sempre letti. La Gamberale nel suo testo per "Speciale Violante" cita un tema che scrisse su questo libro per un compito a scuola».

La nuova collana di cui escono ora sei titoli, poi altri sei a maggio e gli ultimi sei ad ottobre, «era un po' una necessità», spiega Bianca Pitzorno che dal 1970 ad oggi ha pubblicato più di quaranta libri per ragazzi e bambini, molti illustrati dal celebre Quentin Blake. «Se la narrativa raggiunge vertici alti, se è bella, in qualche modo ti insegna, ti fa riflettere. Perché solo i libri per bambini devono insegnare qualcosa?», dice la scrittrice, il cui ultimo libro per ragazzi è uscito nel 2000. Era «Tornatras», contro il berlusconismo. Poi ha scritto un saggio sulle donne cubane e la biografia di Giuni Russo. «Mai dire mai», conclude, ma per il momento non c'è un nuovo libro per ragazzi di Bianca Pitzorno in arrivo.
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