La Nuova Sardegna

Indipendentismo? Ora si litiga a sinistra

Filippo Peretti
Indipendentismo? Ora si litiga a sinistra

Dopo il voto Sel contro Pd: «Prima cavalcava il sardismo, ora succube di Monti?»

23 marzo 2012
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 CAGLIARI. Divisioni in quasi tutti i partiti, scontro politico soprattutto a sinistra tra Pd e Sel. Non si placano le polemiche dopo l'approvazione dell'ordine del giorno «indipendentista» del Psd'Az nell'ambito del dibattito in Consiglio regionale sulla Vertenza Sardegna.  Il voto di mercoledì (34 sì contro 25 no) ha spaccato le due coalizioni. Nel centrodestra hanno votato a favore il Psd'Az e l'Udc (firmatarie del documento con Sel, Api e Idv) più quasi tutto il Pdl, contro si sono schierati i Riformatori. Nell'opposizione ha votato contro solo il Pd («è un alibi del centrodestra per mascherare le inadempienze») e a favore Sel, Idv e Api.  L'ordine del giorno - che ha avuto il parere favorevole di Ugo Cappellacci e della giunta - impegna il Consiglio ad «avviare una sessione speciale di lavori, aperta ai rappresentanti della società sarda, per la verifica dei rapporti di lealtà istituzionale, sociale e civile con lo Stato, che dovrebbero essere a fondamento della presenza e della permenenza della Regione Sardegna nella Repubblica italiana». Una presa di posizione che ha fatto passare in secondo ordine l'altro documento, votato all'unanimità, per chiedere a Monti di aprire il «tavolo politico» allargato alle forze sociali e agli enti locali, secondo quanto chiesto dagli Stati Generali della scorsa settimana.  Ieri il leader di Sel, Luciano Uras, ha duramente replicato al Pd che aveva accusato di demagogia i favorevoli all'emendamento del centrodestra e aveva messo in dubbio la legittimità politica di un voto da parte di un Consiglio «largamente inadempiente». Secondo Uras «l'atteggiamento di alcuni esponenti del Pd, che in tempi non tanto lontani hanno cavalcato e scavalcato i temi del sardismo, dell'orgoglio nazionale, della sovranità responsabile e oggi gridano alla scandalo perché con coerenza un ampio maggioritario e composito schieramento di consiglieri regionali ha approvato un ordine del giorno che promuove una discussione sullo stato di salute dei rapporti tra Stato e Regione, ambedue componenti costitutive della medesima Repubblica». Uras ha concluso: «Altro che secessionismo pericoloso, in quelle posizioni del Pd forse si nasconde una volontà subalterna al governo».  Nel centrodestra hanno criticato il voto soprattutto il capogruppo del Pd Mario Diana («mai voterò un documento che mette in discussione l'appartenenza all'Italia») e il riformatore Pierpaolo Vargiu («l'unica via è l'assemblea costituente»).  Infine da registrare che il «caso della secessione sarda» ha provocato un dibattito tra i lettori del sito del Sole 24 Ore. Critiche anche dure ai sardi, ma anche convinti sostegni con l'augurio di «contagio» in altre zone del Paese.  

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