La Nuova Sardegna

L’istituto ha 570mila “clienti”

Centomila i cassintegrati, 360mila i pensionati e 110mila gli invalidi

21 aprile 2012
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SASSARI. Al contrario di quel che si potrebbe pensare i trend su lavoro e previdenza del Nord Sardegna sono nella sostanza in linea con i parametri di altre parti dell’isola. L’ha spiegato bene, durante i lavori, il direttore regionale dell’Istituto per la previdenza sociale, Salvatore Putzolu. Se i presidenti del comitato provinciale (Ubaldo Porcu) e sardo (Giovanni Basciu), hanno dato un affresco dell’Inps che ha tenuto conto soprattutto del versante politico-sociale, Putzolu ha voluto mettere l’accento su alcuni aspetti specifici della realtà regionale. «Quasi 600mila sardi, 1 abitante su 3 dell’isola, è in qualche modo nostro “cliente” – ha osservato – Gli ammortizzatori sociali - intesi come strumenti per la cassa integrazione, la Cig in deroga e altri contributi – riguardano ormai 100mila persone in gravi difficoltà. Ce ne sono poi altre 360mila che percepiscono pensioni e assegni previdenziali. Assistiamo infine 110mila invalidi civili».

Secondo il direttore regionale, i dati della vigilanza, delle ispezioni e dell’evasione contributiva, appaiono allineati all’andamento del Sud e della Sicilia. «Si era parlato di tantissimi falsi invalidi nella parte settentrionale della Sardegna, ma a un’analisi più attenta dei campioni si è scoperto che le statistiche erano in qualche misura inattendibili e quel fenomeno in effetti non esisteva», ha precisato Putzolu. Mentre Ubaldo Porcu, che ha aperto i lavori dopo i saluti dei rappresentantidel Comune e della Provincia di Sassari, dei sindaci Giovannelli (Olbia) e Frediani (Tempio), ha messo in rilievo una serie di criticità nelle strategie governative in questo settore. «Non dobbiamo mai dimenticare di avere a che fare con persone, non con mumeri», ha sottolineato. Insomma, come hanno poi ribadito tanti altri intervenuti nel convegno sassarese, a iniziare dall’arcivescovo Paolo Atzei, l’Inps più che un’azienda resta sempre un ente dalle spiccate funzioni sociali. Ed è quindi compito dei suoi funzionari e dei suoi dirigenti trovare le soluzioni più opportune per una corretta gestione da questo punto di vista. (pgp)

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