La Nuova Sardegna

La mossa di Pisanu riapre i giochi anche nel Pdl sardo

di Filippo Peretti

Correnti nel frullatore, per ora fermi gli amici del senatore Addii? Dopo Campus sta per lasciare il partito pure Pitea

21 aprile 2012
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CAGLIARI. Nella lettera di Beppe Pisanu e Lamberto Dini che guarda «oltre il Pdl» c’è anche la firma di un altro senatore sardo, Fedele Sanciu. E ilPdl sardo, in vista delle imminenti novità annunciate anche dai centristi di Casini e dal vertice azzurro Berlusconi-Alfano, sembra essere finito nel frullatore. Grandi giochi di posizionamento, ma per il momento tutti fermi. O meglio: quasi tutti. Perché dopo il portavoce dei dissidenti Nanni Campus, ha deciso di lasciare anche l’ex prefetto Antonio Pitea. La notizia non è ancora ufficiale ma era nell’aria da tempo: le distanze erano incolmabili.

L’iniziativa di Pisanu ha messo in allarme il Pdl sardo perché la componente del presidente della Camera ha tre esponenti in Consiglio regionale: Nicola Rassu (che è anche assessore nella giunta Cappellacci) , Onorio Petrini e Paolo Terzo Sanna. I tre non hanno rilasciato dichiarazioni, ma a amici di partiti hanno detto di non essere stati coinvolti nell’operazione. Una linea di prudenza, quindi, in attesa di vedere lo sbocco.

Ha destato scalpore l’appuntamento olbiese di ieri con Gaeatano Quagliariello. L’organizzatore del convegno, Sanciu, pur avendo firmato con Pisanu ha negato qualsiasi ipotesi di scissione. E con lui c’era il berlusconiano doc Settimo Nizzi. Ma c’erano – a conferma che ormai è tutto un frullatore e che tutti si guardano attorno – anche Mauro Pili, superavversario di Nizzi, e Bruno Murgial, anch’egli lontano sia da Nizzi sia dalle tentazioni centriste di Pisanu.

E inoltre in molti hanno guardato subito verso Ugo Cappellacci, perché l’anno scorso a Oristano c’era stato un incontro del governatore con Pisanu, Giorgio Oppi (Udc) e Mario Floris (Uds) proprio sulla prospettiva del nuovo fronto dei moderati. Cappellacci è appena rientrato nel Pdl in occasione della visita di Alfano a Cagliari e non sembra essere della partita di Pisanu, che nell’ultimo anno e mezzo lo ha sostenuto con forza.

Che nel Pdl la situazione sia confusa lo dimostra l’ultima riunione del gruppo in Consiglio regionale, sulla riforma della legge elettorale che sarà votata martedì in commissione. Su questo punto le alleanze degli ultimi anni sono andate in frantumi. A favore del presidenzialismo hanno votato, ad esempio, due nemici storici come Mario Diana e Pietro Pittalis, mentre due sostenitori di Cappellacci, Oscar Cherchi e Antonello Peru, si sono trovati con i dissidenti Campus e Pitea.

Guardando fuori dal centrodestra, un partito che ha detto di voler osservatore con attenzione l’iniziativa di Pisanu è l’Upc, nazionalmente diretto da Antonio Satta. L’ha fatto capire il segretario regionale Enrico Piras.

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