La Nuova Sardegna

unificate le pRoposte di sel e idv

«Legge sul reddito di cittadinanza»

Minimo garantito, si ipotizza una dotazione di 200 milioni annui

27 luglio 2012
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CAGLIARI. Sulla stessa linea della proposta di legge nazionale, sostenuta da Sinistra ecologia e libertà, che da metà luglio anche in Sardegna sta raccogliendo le firme per l’istituzione del reddito minimo garantito, anche nell’isola Sel, insieme all’Idv, punta a garantire strumenti di contrasto alla povertà, prevedendo anche un reddito di cittadinanza, con due proposte di legge che ieri sono state unificate. Per questo obiettivo viene ipotizzata una dotazione finanziaria di 200 milioni di euro all’anno, nell’ambito delle risorse sulla vertenza entrate. L’esponente di Sel Luciano Uras ha ricordato che l’idea del reddito minimo garantito è stata riproposta in un ordine del giorno approvato all’unanimità al termine della discussione della Finanziaria 2011. Per la vice presidente della Provincia di Cagliari, Angela Quaquero, quando si parla di reddito minimo garantito ci si riferisce a tutta una serie di investimenti su alloggi, inserimenti lavorativi, formazione professionale e anche di una impostazione dell’assistenza domiciliare degli anziani con particolare attenzione delle fasce urbane. «Si tratta di una proposta aperta perchè anche la Regione Sardegna possa dotarsi di una legislazione che vede l’Italia fanalino di coda in Europa insieme alla Grecia, unici Paesi dell’Ue non dotati di provvedimenti legislativi a sostegno del reddito», ha osservato il capogruppo Idv, Adriano Salis. Il leader sardo di Sel, Michele Piras, ha detto che per affermare in Italia il diritto al reddito si possono prelevare le risorse dai grandi patrimoni, dalla riduzione delle spese di armamenti, dall’operazione di contrasto all’evasione fiscale ed alla corruzione.

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