La Nuova Sardegna

La polizia accusa: «Falso cieco, corre salta e schiva le auto»

di Luca Fiori
La polizia accusa: «Falso cieco, corre salta e schiva le auto»

Sassari: denunciato un pensionato di 52 anni, da cinque riceveva l’indennità per un totale di 50mila euro

28 luglio 2012
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SASSARI. Per l’Inps e la Asl era cieco assoluto, tanto da percepire l’indennità di accompagnamento. In realtà conduce una vita perfettamente autonoma che gli consente di partecipare a gare podistiche, naturalmente per normodotati. Le sue passeggiate per la città, senza l’aiuto del bastone o del cane guida e gli allenamenti sulla pista d’atletica allo stadio comunale cittadino sono stati filmati per mesi dagli agenti della squadra mobile di Sassari.

Gli uomini della questura i giorni scorsi si sono presentati nell’abitazione del finto cieco per notificargli un avviso di garanzia. L’accusa per un pensionato sassarese di 52 anni è di truffa ai danni dello Stato. Da cinque anni l’uomo percepiva indebitamente un’indennità di accompagnamento di 827 euro al mese. Un vitalizio che dopo l’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Piras gli è stata sospesa: secondo i calcoli degli inquirenti gli avrebbe fruttato circa 50mila euro.

L’uomo, riconosciuto ipovedente da metà degli anni Settanta e rientrante nelle «categorie protette» per motivi di salute, era stato assunto da un ente regionale nel 1981 come centralinista. A maggio, forse proprio sfruttando la sua «finta» condizione fisica era andato in pensione. Per mesi gli agenti della seconda sezione della Mobile di Sassari sono stati la sua ombra.

Nel video, consegnato alla magistratura dagli investigatori, si vede chiaramente l’uomo in tenuta ginnica, mentre si allena allo Stadio dei Pini. Gli agenti lo hanno filmato anche mentre attraversa disinvolto la strada tra corso Trinità e porta Sant’Antonio e poi si dirige verso corso Vico, al centro. Dalle immagini l’uomo appare un passante come gli altri. Si ferma sul marciapiede, attende che scatti il verde per i pedoni e poi riprende a camminare. Quando vede arrivare una macchina aspetta che l’utilitaria gli passi davanti, poi riprende la sua passeggiata.

Le immagini catturate a debita distanza dagli investigatori della Mobile hanno smascherato un segreto che l’uomo aveva tenuto nascosto per anni. I giorni scorsi gli agenti della questura hanno eseguito una perquisizione domiciliare nella sua abitazione. Nel suo appartamento sono stati trovati documenti che attestavano la condizione di cieco assoluto da parte della commissione invalidi civili della Asl.

L’inchiesta della magistratura potrebbe ora allargarsi, se dalle indagini dovessero emergere responsabilità da parte di altri nella truffa ai danni dello Stato. Ieri mattina i dettagli dell’operazione sono stati illustrati in conferenza stampa dal dirigente Fortunato Marazzita. Il capo della squadra mobile ha spiegato che lo status di cieco assoluto viene concesso dalla commissione invalidi civili della Asl solo a coloro che hanno un residuo visivo 00 in entrambi gli occhi, con eventuale correzione, o a coloro che hanno la totale mancanza della vista o la mera percezione dell’ombra o della luce. Non era il caso dell’ex centralinista. Ignaro di avere accanto gli investigatori della squadra mobile, durante alcuni allenamenti sulla pista di atletica, il falso cieco avrebbe fornito agli agenti consigli e suggerimenti sulla attrezzatura sportiva da utilizzare per le competizioni sportive. Il suo caso - hanno assicurato gli investigatori - non è l’unico finito sotto la lente d’ingrandimento della squadra mobile. Le telecamere nascoste della questura sono ancora in giro per la città. I finti ciechi è bene che da oggi che tengano gli occhi ben aperti.

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