La Nuova Sardegna

DORGaLI

Appesi alle corde su una parete a 30 metri d’altezza

di Nino Muggianu
Appesi alle corde su una parete a 30 metri d’altezza

DORGALI. Sono rimasti pericolosamente appesi alle corde a oltre trenta metri di altezza nell’impegnativa via “Land of silence” nella parete di Surtana, nel massiccio del Corrasi, in territorio di...

19 settembre 2012
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DORGALI. Sono rimasti pericolosamente appesi alle corde a oltre trenta metri di altezza nell’impegnativa via “Land of silence” nella parete di Surtana, nel massiccio del Corrasi, in territorio di Dorgali a breve distanza dal villaggio nuragico di Tiscali. Brutta avventura per due giovani esperti arrampicatori lombardi,Marco Inversini, 24 anni e Cristina Cleri, 22, entrambi di Varese, che sono stati riportati a terra da una squadra di specialisti del Saf dei vigili del fuoco di Nuoro.

I due, che stanno trascorrendo un periodo di vacanza nel Camping di Cala Gonone, amanti del free climbing e conoscitori del posto grazie anche ai contatti con le tante guide specializzate di quest’affascinante disciplina sportiva, avevano xdeciso di scalare le pareti di “S’iscala Surtana”, una parete lungo il sentiero che porta alla dolina di Tiscali. Tantissime le vie da scalare, di diverso grado di difficoltà, che hanno tutte un nome: Marco e Cristina avevano scelto la “Land of silence”, nel settimo pilastro, una parete non certo per principianti ma neppure troppo difficile. Parete che i due hanno raggiunto dalla valle di Lanaittu dal versante Oliena. Dopo aver lasciato l’auto, hanno raggiunto la parete e iniziato la scalata. Mentre stavano scendendo in corda doppia, a una trentina di metri da terra, la corda si è impigliata rimanendo in tensione.

I due hanno provato a sistemare il problema, sospesi nel vuoto, ma quando hanno capito che da soli non ce l’avrebbero mai fatta intorno alle 14 hanno allertato carabinieri e vigili del fuoco. «Eravamo sempre in contatto telefonico con i ragazzi, che erano tranquilli – ha spiegato Sauro Mazzanti dei vigili di Nuoro –. L’intervento dei nostri specialisti del Saf è terminato alle 16, ma la manovra vera e propria non è durata più di una ventina di minuti». Gli esperti del Saf (Soccorso alpino fluviale) hanno fatto una progressione in cordata dal basso e recuperato i due.

Ma i vigili non hanno neppure avuto il tempo di rientrare alla base perchè sono stati chiamati per un altro intervento altrettanto impegnativo a Cala Gonone.

Un’austriaca appassionata di arrampicata è rimasta “imprigionata” in una scala ferrata a Cala Gonone. L’allarme è scattato attorno alle 18. La centrale operativa è stata allertata dai carabinieri. La ragazza assieme ad altri amici stava discendendo una ferrata dalla strada panoramica sopra Cala Gonone, per raggiungere i grottoni dove ci sono diverse via per scalatori.

La ragazza a un certo punto non è però più riuscita ad andare nè avanti e nè tantomeno a ritornare indietro, per cui gli amici hanno sollecitato l’intervento dei vigili del fuoco del Saf. Fortunatamente la situazione si è presentata meno difficile di come era stata descritta dagli amici della donna, così come inesatta era anche l’indicazione frammentaria iniziale che parlava addirittura di un ferito. L’intervento di soccorso è durato poco più di mezzora: la ragazza è stata messa in sicurezza e riportata da dove aveva cominciato la discesa.

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