La Nuova Sardegna

Prete di Carbonia s’imbarca con la pistola

Prete di Carbonia s’imbarca con la pistola

Arrestato a Civitavecchia: «È di un uomo che avevo confessato, volevo gettarla in mare»

30 settembre 2012
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CIVITAVECCHIA. Calibro 9 e crocifisso. Il tintinnio dei proiettili di un caricatore e una pistola all’interno della sua valigia facevano da sfondo alle sue preghiere. Un prete di 33 anni di Carbonia è stato arrestato a Civitavecchia con l’accusa di detenzione d’arma da fuoco. Gli investigatori lo hanno pizzicato al porto, mentre stava per imbarcarsi su una motonave diretta a Cagliari, dove presta servizio nella Casa Salesiana. Per gli agenti di frontiera lo scanner ai raggi x non ha lasciato dubbi. Anzi, per una volta ha allargato le frontiere dell’immaginazione: nel “fagotto” del religioso, tra il rosario e il vangelo, c’era anche la sagoma di una pistola con tanto di caricatore e munizioni. «Non pensavo poteste trovarla», ha detto alla polizia il prete, che nascondeva una calibro 9 con matricola abrasa in un trolley, coperta dalle tuniche di ricambio. Ha spiegato che il suo non era un gesto sacrilego, ma un’opera caritatevole. Forse nei confronti di un criminale della mala romana illuminato dalla fede. «A Roma, un fedele in un confessionale mi ha detto che non voleva vedere più quell’arma – ha aggiunto ancora –. Voleva disfarsene e io l’ho presa. L’avrei gettata in mare aperto, dove non poteva più nuocere a nessuno». E l’idea era stata quella di lavare i peccati con il mare, facendo sprofondare quella pistola nei fondali del Tirreno. La traversata gli sembrava l’unico modo per proteggere il suo segreto confessionale. Ma la sua buona fede di fronte agli agenti non è bastata: il sacerdote è stato arrestato per detenzione illegale di arma da guerra. Ora la sua vicenda è al vaglio degli inquirenti della Procura di Civitavecchia. Finora sembra trattarsi di un incidente di percorso per il prete, che spesso partiva dall’isola in traghetto per raggiungere l’istituto religioso di via Marsala a Roma, nei pressi della stazione Termini. E anche lì ha incontrato e confessato decine di peccatori: prostitute, tossicodipendenti e piccoli malviventi. Mistero della fede. Che sia un prete sceriffo o il redentore dei criminali questo lo saprà solo il suo confessore.

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