La Nuova Sardegna

Muore a 25 anni mentre pesca in apnea

di Carlo Floris
Muore a 25 anni mentre pesca in apnea

Calasetta: il sub di Iglesias si era immerso con due amici, il corpo recuperato dalla guardia costiera

08 ottobre 2012
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CALASETTA. E’ stato ritrovato alle 15 di ieri sera in zona Mangiabarche dall’equipaggio della motovedetta della guardia costiera di Carloforte il corpo senza vita di Nicola Sireus, sub di Iglesias che proprio oggi avrebbe compiuto 25 anni. Un ragazzo in gamba, dicono gli amici, momentaneamente disoccupato, ma che proprio nella pesca subacquea, sua grande passione, aveva trovato una fonte di reddito: «Era molto equilibrato ed aveva un profondo rispetto del mare e dei rischi connessi alla sua attività. È incredibile che sia accaduto a lui». Nicola insieme ad altri due amici aveva cominciato una battuta tra Calalunga e Mangiabarche intorno alle nove del mattino, i suoi amici si erano diretti a sud verso Calalunga e lui a nord verso Mangiabarche. L’appuntamento era alle 11.30 per il rientro a casa. Gli amici sono emersi e non vedendolo rientrare hanno cominciato a cercarlo. Quando hanno capito che da soli non sarebbero riusciti a trovarlo, alle 14 hanno lanciato l’allarme. La segnalazione è stata raccolta dalla guardia costiera di Carloforte, gli uomini del comandante Alessandra Di Maglio sono usciti immediatamente con la CP 869 perché quella zona ricade sotto la loro giurisdizione ed hanno allertato anche la guardia costiera di Sant’Antioco dove il comandante Roberto Pucci ha disposto l’invio della motovedetta. Sono stati allertati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco e da Elmas si è alzato in volo l’elicottero dei carabinieri, già alle 15 però la motovedetta di Carloforte ha rinvenuto il corpo del giovane e ha provveduto a far rientrare gli altri mezzi. L’imbarcazione si è diretta a Calasetta dove il corpo di Nicola Sireus è stato preso in consegna ed esaminato dal medico di guardia e specialista di igiene pubblica Salvatore Demurtas, che ha certificato la morte per annegamento. La salma è stata lasciata nel cimitero di Calasetta in attesa che la magistratura dia l’autorizzazione al seppellimento come da prassi.

«Mentre facevamo le ricerche – ha dichiarato Alessandra di Maglio – alcuni pescatori ci hanno avvertito che il palloncino era sullo stesso punto già dalle 10 del mattino quindi immagino che la disgrazia sia potuta accadere intorno a quell’ora. I sub erano perfettamente attrezzati ma bisogna sapere che la pesca in apnea è un’attività che presenta molti rischi. Proprio sabato si è svolto a Carloforte un convegno sulla materia organizzato dai Lions con l’intervento di alcuni medici che hanno illustrato i rischi legati a questa pratica sportiva. Chiederò se non sia possibile ripetere questa iniziativa anche nelle cittadine dell’interno come Iglesias. Credo sia necessario che le informazioni di questo tipo circolino tra gli appassionati di pesca subacquea e di immersioni perché bisogna essere sempre più consapevoli dei rischi e dei pericoli ai quali ci esponiamo praticando certi sport ed avere conoscenza delle situazioni che si possono verificare e di come gestirle».

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