La Nuova Sardegna

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I Comuni sul lago Omodeo chiedono l’Imu

di Maria Antonietta Cossu

SEDILO. L'agenda istituzionale delle amministrazioni che vedono nel lago Omodeo un volano di sviluppo registra un rinnovato interesse per un'antica aspirazione: ottenere una congrua compensazione dei...

26 ottobre 2012
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SEDILO. L'agenda istituzionale delle amministrazioni che vedono nel lago Omodeo un volano di sviluppo registra un rinnovato interesse per un'antica aspirazione: ottenere una congrua compensazione dei sacrifici imposti alle popolazioni della cintura circumlacuale nel nome dell'ammodernamento del settore agricolo. Questa volta la battaglia istituzionale si muove su un terreno inesplorato: la tassazione delle opere idrauliche che ricadono nei comprensori del Guilcier e del Barigadu, ma anche di tutte le infrastrutture connesse alla produzione di energia elettrica. Secondo i piani di nove Comuni, l'idea si tradurrebbe nella riscossione dell'Imu e delle annualità pregresse dell'Ici dovute da Enas, Enel e Consorzio di Bonifica dell'oristanese per i bacini idroelettrici e per le linee elettriche degli invasi. L'inedita battaglia istituzionale aveva preso le mosse a Tadasuni, dove a metà settembre si era aperta una tavola rotonda sulle potenzialità legate allo sfruttamento e alla valorizzazione delle acque interne. Nel corso di un successivo incontro gli amministratori hanno concordato una comune linea d'azione: esigere le imposte sulla proprietà dei bacini imbriferi e delle linee elettriche che ricadono nei comprensori di Sedilo, Busachi, Ula Tirso, Ghilarza, Aidomaggiore, Soddì, Tadasuni, Bidonì e Fordongianus. Un percorso intrapreso sulla falsariga della battaglia ingaggiata e vinta dal Comune di Ovodda, cui l'Enel ha corrisposto oltre due milioni e mezzo di euro di Ici. I sindaci sperano che questo precedente spiani la strada al successo, cui hanno fatto da apripista le giunte di Sedilo (che avanzerà analoga richiesta per la diga sul Taloro) e di Busachi, dove ricade anche lo sbarramento di Pranu Antoni, che insiste pure sul comprensorio di Fordongianus. Gli esecutivi guidati da Umberto Cocco e da Giovanni Orrù hanno affidato a un tributarista l’incarico di censire i beni immobili tassabili e di fare una stima del potenziale gettito fiscale.

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