Troppi incidenti, cresce la preoccupazione
Il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa: «Dovremmo vigilare di più su quell’impianto»
PORTO TORRES. C’è molta preoccupazione per il susseguirsi degli incidenti all’interno della termocentrale E.On. Troppi gli incidenti accaduti in diverse aree dell’impianto, sia nell’area dei vecchi gruppi 1 e 2, sia nei “nuovi” gruppi di produzione 3 e 4 marcianti a carbone. Soprattutto l’amministrazione comunale non nasconde il difficile momento che stanno vivendo i rapporti istituzionali con i vertici della multinazionale tedesca. «La qualità dei rapporti istituzionali con E.On. non è mai stata così bassa – commenta il sindaco di Porto Torres Beniamino Scarpa –. E questo è molto grave. Siamo preoccupati per il susseguirsi di questi episodi che fanno pensare che le attività di manutenzione degli impianti non siano all’altezza. E anche se la direzione della centrale ha assicurato che l’incidente è di portata minima e che la bonifica sarà rapida, ci preoccupa il fatto che questi episodi si siano ripetuti troppo spesso».
Nessun commento su quest’ultimo incidente da parte del neo assessore comunale all’Ambiente Mauro Norcia («dobbiamo capire esattamente cosa è successo», ha detto), che per il futuro ha però idee molto chiare. «Sono sicuro che E.On abbia interesse a mantenere elevati i livelli di sicurezza ma da parte nostra ci sarà la massima attenzione per quanto sta accadendo nella centrale – sostiene –. La società deve fare il massimo per evitare il ripetersi di simili incidenti e su questo fronte dovrà mettere in campo misure e risorse straordinarie».
Nessuno ha dimenticato l’incidente del gennaio dello scorso anno, quando almeno 39 tonnellate di olio combustibile finirono nel mare del Golfo dell’Asinara, e l’eventualità che un simile disastro possa ripetersi deve esse scongiurata a ogni costo. «Stavolta la perdita di olio combustibile e è di minore portata e soprattutto l’incidente si è verificato in una zona distante dalla costa – aggiunge l’assessore Norcia –. Anche la capitaneria di porto ha confermato che in mare non è finita neppure una goccia di combustibile. Ciò non toglie che siano troppi gli incidenti accaduti in così pochi mesi: in qualche caso questo può essere dovuto a un calo di attenzione da parte del personale, ma non è possibile pensare sempre all’errore umano. Per questo pretenderemo la massima chiarezza e trasparenza da E.On, anche su quest’ultimo incidente».
L’amministrazione comunale appare quindi intenzionata a non cedere di un millimetro sul fronte della sicurezza e della tutela ambientale. «Anche noi siamo intenzionati a mantenere alta l’attenzione – aggiunge Beniamino Scarpa – anche con un maggiore controllo sull’impatto ambientale di tutte le attività della centrale di Fiume Santo».
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