La Nuova Sardegna

Catene da neve, l’Anas fa dietro-front

di Silvia Sanna
Catene da neve, l’Anas fa dietro-front

Compromesso con la Regione: l’obbligo di tenerle in auto sarà limitato ai giorni di allerta meteo della Protezione civile

07 dicembre 2012
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SASSARI. A stabilire se nel bagagliaio dell’auto dovranno esserci le catene da neve, saranno due cose: il buon senso e l’allerta della Protezione civile. Nessun obbligo, se la temperatura sarà tiepida, per chi sino al 15 marzo percorrerà la Statale 131 nel tratto tra il bivio di Bonnanaro e quello di Borore: i quarantadue chilometri a cavallo tra le province di Sassari e Nuoro in cui la Carlo Felice attraversa l’altopiano di Campeda, cioè la striscia d’asfalto più pericolosa della superstrada quando il termometro segna lo zero.

Il compromesso era nell’aria da due giorni ed è stato messo nero su bianco ieri, nell’incontro a Cagliari tra i rappresentanti della Regione e dell’Anas, allargato alle prefetture e alla polizia stradale. Che poi, in realtà, compromesso non è: a dirla tutta, è una vera e propria retromarcia da parte dell’Anas, che ha accettato di annullare l’ordinanza emessa appena una settimana fa. Il coro di proteste (con la Regione in testa) contro l’obbligo di catene o gomme termiche ha suggerito all’ente di ammorbidire la sua posizione, peraltro legittima: in molte regioni d’Italia, comprese alcune del Sud dal clima temperato, sono in vigore già dal 2011 ordinanze che impongono obblighi analoghi in determinati periodi dell’anno e in determinate porzioni di autostrade o strade statali considerate a rischio. L’insurrezione scoppiata nell’isola – con autotrasportatori, associazione industriali e Confcommercio sul piede di guerra – ha però fatto effetto.

L’intesa raggiunta ieri, alla quale ha messo il sigillo l’assessore ai Lavori pubblici Angela Nonnis, prevede che l’obbligo di catene da neve sia limitato alle sole giornate in cui il dipartimento della Protezione civile avrà emesso un allerta meteo, con la previsione di nevicate e formazione di ghiaccio sul manto stradale. A quel punto le comunicazioni agli automobilisti dovranno essere rapide ed efficaci: l’Anas sistemerà pannelli luminosi o piazzerà altoparlanti lungo i 42 chilometri insidiosi della 131. A lampeggiare saranno scritte più o meno così: «Consentito il transito ai veicoli dotati di catene da neve o pneumatici termici», oppure «tornare indietro se non in possesso di catene». Chi non ubbidirà all’invito, andrà incontro ad almeno tre rischi: il primo, pattinare sul ghiaccio e restare bloccato; il secondo, provocare incidenti; il terzo, beccarsi una multa da 80 euro più la decurtazione di due punti dalla patente di guida. E quest’ultimo non è un rischio remoto, perché nei giorni segnati dall’allerta meteo le pattuglie della stradale vigileranno numerose dalle piazzole della 131.

Ma sul fronte dell’informazione agli automobilisti, un ruolo importante dovrà averlo anche la Regione: nell’incontro di ieri è stato stabilito che sul sito (www.regionesardegna.it) dovranno essere pubblicati gli avvisi, con le norme di sicurezza da rispettare alla guida, che saranno inoltrati anche a tutti gli altri organi di informazione. Bisognerà fare in modo che nessun automobilista possa dire «non lo sapevo». Ma gli avvisi (e il conseguente obbligo) non saranno limitati a un arco temporale prestabilito. Se è vero, come è stato detto tante volte in questi giorni, che in Sardegna non c’è un clima alpino e che la neve fa tutti gli anni un veloce saluto, è altrettanto vero che il grande freddo non segue i tempi del calendario. Per questo motivo, se l’allerta meteo dovesse essere emanato in una data successiva al 15 marzo, anche quel giorno bisognerà viaggiare con le catene o con le gomme termiche. Altrimenti, a Campeda non si passa.

La “modifica” dell’ordinanza dell’Anas fa esultare Alberto Scanu, presidente regionale di Confindustria, tra i primi oppositori alla decisione imposta alla fine di novembre: «È stato raggiunto un accordo equilibrato – dice Scanu – che all’obiettivo di garantire la sicurezza stradale unisce quello di non creare ulteriori difficoltà alle imprese in un momento di così grande incertezza». Anche da Scanu arriva l’appello «di attivare al meglio la fase informativa agli automobilisti».

Soddisfatti anche il presidente della Regione Ugo Cappellacci, «una vittoria del buon senso e della ragionevolezza», e l’assessore ai Lavori pubblici Angela Nonnis, «siamo convinti di avere raggiunto un importante risultato nell’interesse esclusivo dei sardi». E loro, i sardi, che dicono? A leggere i commenti, è un mix tra contentezza e stupore. C’è chi dice «ah ecco, ora non c’è più l’obbligo, e quelli che le catene le avevano già comprate adesso che se ne fanno?». E chi invece, nel sentire che l’obbligo è legato agli allerta meteo della protezione civile, sentenzia così: «Visto che la metà delle volte con le previsioni del tempo non ci azzeccano, allora sì che stiamo freschi».

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