La Nuova Sardegna

Caccia ai complici dell’orgolese

di Luciano Onnis
Caccia ai complici dell’orgolese

Il rapinatore era stato bloccato dalla marescialla dei carabinieri a Serramanna

06 gennaio 2013
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SERRAMANNA. Sono ancora sconosciuti e liberi due dei tre rapinatori che l’altro pomeriggio hanno dato l’assalto alla filiale del Banco di Sardegna di Serramanna con risultati - per loro - disastrosi. Uno, Francesco Pira (23 anni, di Orgosolo) è stato subito catturato dalla marescialla dei carabinieri Gloria Mercurio, 27 anni, che lo ha inseguito, acciuffato e messo kappaò con tecniche di kick boxing di primo livello. Poi hanno abbandonato il bottino di 56mila euro nella concitazione della fuga. Infine sono reali le possibilità che anche i due banditi fuggiti finiscano presto per essere presi nonostante il silenzio dell’arrestato. Gli investigatori dell’Arma – diretti dal maggiore Gianluca Puletti - sono fiduciosi di riuscire ad acquisire elementi determinanti per inchiodare i complici. I dettagli della rapina sono stati illustratiin conferenza stampa dallo stesso ufficiale e dal maggiore Alfredo Saviano.

Erano appena passate le 16 quando nella filiale del Banco hanno fatto irruzione tre individui con il volto coperto da passamontagna, guanti e pistole in mano. Sotto la minaccia delle armi hanno legato con fascette di plastica i cinque impiegati e tre clienti, rinchiudendone alcuni in bagno e altri fatti sdraiare sul pavimento. Hanno poi atteso l’apertura temporizzata della cassaforte e arraffato i contanti (appunto 56mila euro), finiti dentro un sacchetto nero di nailon.

Non sapevano però che intanto era scattato l’allarme rapina, raccolto dalla centrale operativa della Compagnia carabinieri di Sanluri e dalla stazione di Serramanna, da dove il maresciallo Gloria Mercurio e il carabiniere scelto Daniele Pinna (30 anni), indossati i giubbotti antiproiettile, si sono precipitati in piazza Martiri. Anche loro pistole di ordinanza in pugno, hanno fatto irruzione nella banca. Attimi di fortissima tensione, un bandito è comparso da sotto un bancone con la pistola (risultata poi arma giocattolo, senza il tappo rosso) contro i militari.

Il carabiniere Pinna, mantenendo la calma, ha esploso un colpo in aria a scopo intimidatorio, con il proiettile che si è conficcato sotto il soffitto. Vista la mala parata, i banditi sono fuggiti, due dalla porta antipanico laterale (inseguiti dal carabiniere), il terzo (Francesco Pira) attraverso il bussolotto dell’ingresso principale. Su di lui si è gettata all’inseguimento la sottufficiale Mercurio, che durante la corsa ha sparato altri due colpi in aria per indurre il fuggitivo a fermarsi. Dopo trecento metri il bandito è stato raggiunto, gettato a terra con un placcaggio stile rugby e immobilizzato con alcune efficaci tecniche di arti marziali, mentre a Serramanna affluiva un’autentica task force di carabinieri, con in testa il maggiore Puletti, con la caccia dei due fuggitivi estesa a vasto raggio, dal Campidano alla Barbagia e all’Iglesiente. «La banda – hanno sottolineato Saviano e Puletti – ha preparato da veri professionisti il colpo. Ma il maresciallo Mercurio e il carabiniere scelto Pinna sono stati eccezionali nel valutare la situazione e agire secondo tutti i nostri protocolli di sicurezza».

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