La Nuova Sardegna

Presenze sospette nel mare di capo Ferrato

Presenze sospette nel mare di capo Ferrato

Nell’ottobre del 1999, poco prima dell’avvio delle ricerche della Marina, comparve una nave tedesca

04 marzo 2013
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FERAXI. Ora il punto di partenza è cambiato radicalmente. Archiviata finalmente l’ipotesi del disastro aviatorio, le indagini riprendono infatti dal sospetto fondato che Gianfranco Deriu e Fabrizio Sedda sono stati vittime di un delitto. E il primo sviluppo naturale dell’inchiesta è adesso quello di cercare di dare una risposta a due domande: chi ha ucciso i due finanzieri e soprattutto perché.

Per cercare il movente del duplice omicidio il primo passo è quello di sfogliare il fascicolo dell’inchiesta, analizzandolo con occhi diversi e focalizzando l’attenzione su testimonianze e dichiarazioni che in qualche modo possano sembrare sospette perché fuorvianti o intossicanti. Ma è anche il momento di rivalutare alcune circostanze oggettive che, alla luce del nuovo capo di imputazione formulato dalla procura di Cagliari, meritano un approfondimento. Anche le semplici coincidenze, infatti, non possono non essere verificate nel dettaglio.

Uno dei campi investigativi sui quali ci si dovrà muovere è, per esempio, quello delle presenze sospette nel mare di Capo Ferrato successivamente alla scomparsa dell’elicottero Volpe 132. Una soprattutto ha destato grande perplessità. È quella della nave militare tedesca Mittelgrund, comparsa a Capo Ferrato nell’ottobre 1999, due giorni prima che i cacciamine della classe Lerici della Marina italiana cominciassero le loro ricerche nei fondali della Sardegna sud orientale. Primo sospetto: la coincidenza temporale con l’inizio delle ricerche. Secondo dubbio: le spiegazioni ufficiali sulla presenza della nave Mittelgrund, che venne scoperta casualmente da un giornalista e da un parente di uno dei due finanzieri scomparsi. Alla richiesta formale di informazioni su cosa facesse la nave tedesca a Capo Ferrato, vennero date due risposte diverse. La prima fu addirittura quella di negarne la presenza. Successivamente fu riferito che la Mittelgrund si trovava nelle acque sarde perché partecipava a un’esercitazione aeronavale nel poligono di Quirra. La nave tedesca faceva da radiobersaglio ai sistemi elettronici di puntamento dei cacciabombardieri. C’è però un piccolo, ma non secondario dettaglio: la Mittelgrund incrociava fuori dai confini del poligono, a sud di Capo Ferrato, e in tutta la giornata si vide in cielo un solo jet. Interessante la scheda tecnica della nave tedesca, sigla identificativa Y-864: lunga 38,6 metri per 460 tonnellate di stazza, imbarca 13 uomini ed è classificata come nave “per esperienze tecnologiche”. È dotata di un sistema radar sofisticatissimo e soprattutto di un sonar in grado di trovare un ago sui fondali marini. Insieme alle altre due navi della sua classe (due sono state vendute a Israele) viene spesso utilizzata dai servizi segreti di Berlino. (p.m. e p.g.p).

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