La Nuova Sardegna

Nuovi lavori a Villa Certosa, presentati due progetti

di Giampiero Cocco
Nuovi lavori a Villa Certosa, presentati due progetti

Gli interventi riguardano la realizzazione di un frutteto e di una cabina Enel

19 marzo 2013
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PORTO ROTONDO. L’agone politico e le vicende processuali tengono lontano il Cavaliere dalla “Certosa” di Porto Rotondo, ma i lavori di ampliamento e ristrutturazione proseguono. Questa volta, a scanso di equivoci e improvvisi blitz della Forestale, l’Idra Spa, l’immobiliare milanese amministrata dal ragionier Giuseppe Spinelli, ha presentato al Suap (sportello unico della attività produttive) due progetti: il primo prevede la «riqualificazione di un terreno da adibire a frutteto» mentre il secondo è relativo alla posa in opera di «prefabbricati in cav da adibire a cabina Enel». Dove cav non sta a indicare il titolo di Silvio Berlusconi, ma è l’acronimo dei prefabbricati in cemento armato vibrato. I due progetti dovranno passare al vaglio della conferenza di servizi indetta per il 3 e 4 aprile prossimi dal Suap del Comune di Olbia. Sarà la conferenza, a cui partecipano diversi enti, a decidere se dare il via libera.

L’agrumeto prima e il frutteto poi avevano procurato al Cavaliere – per essere più esatti al ragionier Giuseppe Spinelli, storico amministratore dell’Idra Immobiliare spa, la società che racchiude le dimore più importanti dell’ex premier, da Villa San Martino alla Certosa di Porto Rotondo – delle grane di natura amministrativa e giudiziaria lo scorso anno, quando gli agenti del corpo forestale accertarono lo sbancamento e il decespugliamento non autorizzato di una fascia di terreno nel compendio di Villa Certosa. Una ripulitura di cisto e macchia mediterranea propedeutica alla realizzazione di un piccolo agrumeto, una sorta di diffusore d’aromi naturali che, durante la fioritura delle zagare, dovrebbe deliziare quanti attraversano l’immenso parco della Certosa. In quella circostanza, gli agenti della vigilanza ambientale multarono il povero ragionier Spinelli per aver anticipato di qualche giorno i lavori, per i quali era stato già presentato un regolare progetto e si attendeva di ora in ora il rilascio del nulla osta ambientale, in quanto la zona è sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici. Visto che erano sul posto, i forestali effettuarono anche il controllo su un’altra zona appena dissodata, poco meno di due ettari, dove il Cavaliere intendeva realizzare un nuovo frutteto. Ma le operazioni di sbancamento vennero sospese in attesa delle necessarie autorizzazioni.

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