La Nuova Sardegna

cagliari

Il 70% dei sardi rinuncia alle cure del dentista

Il 70% dei sardi rinuncia alle cure del dentista

Il dato è emerso durante la presentazione della giornata mondiale della salute orale

21 marzo 2013
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CAGLIARI. Cagliari è la città italiana scelta per celebrare la giornata mondiale della salute orale, i dentisti sardi lanciano la proposta di un patto con i cittadini per diffondere una cultura della prevenzione delle malattie non solo della bocca. Per dare vita al patto i vertici dell’associazionismo professionale odontoiatrico hanno promosso varie iniziative illustrate ieri in una conferenza stampa. E’ urgente creare un nuovo rapporto con i cittadini perché la crisi economica ha fatto strazio di tutte le buone pratiche che dieci anni fa portavano il 60 per cento degli italiani nello studio del dentista e oggi, nel corso del 2012, soltanto il 30 per cento dei sardi è andato almeno una volta a farsi un controllo. L’odontoiatria è quasi tutta fuori dalla sanità pubblica (solo il 7 per cento dei dentisti lavora in struttura pubblica), la crisi ha svuotato gli studi dei medici dentisti privati e ha favorito la frequentazione degli abusivi per quasi il 70 per cento dei pazienti, si conferma anche per la Sardegna il dato nazionale: 3 italiani su 4 rinunciano alle cure dentali e sono soprattutto bambini e anziani. La prospettiva è preoccupante: gli interventi di recupero saranno più dolorosi e costosi, diminuirà la possibilità di scoprire in tempo tumori della bocca e malattie contagiose. Il tema della prevenzione dentale ha un’alta sponsorizzazione: Margareth Chan, medico cinese direttore generale dell’Oms, ha spiegato che l’odontoiatria è la professione pioniera nella prevenzione delle malattie. Anche in Italia, cardiologi e diabetologi vedono con favore una collaborazione con gli odontoiatri per promuovere screening sulla popolazione che avrebbero due pregi: il bassissimo costo e la possibilità di raggiungere un gran numero di cittadini a rischio per età, familiarità, stile di vita. Questo e altro hanno spiegato alla conferenza Gerhard Konrad Seeberger, presidente della Organizzazione regionale europea della federazione mondiale dell’odontoiatria, e Pierluigi Delogu, sassarese,presidente nazionale dell’Aio-associazione italiana odontoiatri. A Cagliari sabato in piazza Yenne dalle 10 alle 17 ci sarà un gazebo dove gli odontoiatri dialogheranno con i cittadini, ma l’azione dell’Aio non si fermerà Delogu ha spiegato che la categoria ha già presentato la proposta di inserire le cure dentali fra le detrazioni possibili nelle denunce dei redditi e che la capillare presenza di studi dentistici (ce n’è uno ogni mille abitanti) è «una risorsa per il sistema sanitario nazionale». Linee guida sulla gestione del paziente sono in elaborazione, il tasto dolente della crisi che tocca le tasche dei cittadini non è stato evitato.Seeberger: «Nel sud d’Italia c’è più povertà e quindi le cure dentali sono un problema per tanti, la risposta è mezza giornata di lavoro gratis al mese per ciascun dentista, molto pochi si rifiuterebbero di offrirla».Vale l’esperienza della provincia di Sassari, dove i dentisti (Delogu) in tre anni hanno visitato gratuitamente 25 mila bambini delle scuole. Il plauso di Luca Pilia presidente provinciale Aio di Cagliari perchè la categoria «ha trovato il modo di procedere unita verso l’obbiettivo di tutelare la salute dei cittadini». (a.s.)

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