La Nuova Sardegna

l’inchiesta

La pista privilegiata resta ancora quella della coop

La pista privilegiata resta ancora quella della coop

NUORO. Mentre la città ieri si è fermata per l’ ultimo saluto a Mario Testoni, continua la caccia al killer che mercoledì sera, poco prima delle 18, ha esploso due colpi di fucile calibro 12 che...

23 marzo 2013
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NUORO. Mentre la città ieri si è fermata per l’ ultimo saluto a Mario Testoni, continua la caccia al killer che mercoledì sera, poco prima delle 18, ha esploso due colpi di fucile calibro 12 che hanno colpito a morte l’ex direttore del cimitero di Sa ’e Manca. Anche ieri gli investigatori hanno continuato a sentire i vicini di casa del pensionato e i numerosi soci della cooperativa edilizia Su Nuraghe, la pista privilegiata dalle indagini che ha fatto registrare i primi indagati tecnici che sono stati sottoposti alla prova dello stub alla ricerca di eventuali tracce di polvere da sparo. È confermato che si tratta dei quattro soci della cooperativa al centro del contenzioso legale che si è recentemente concluso con una sentenza di sfratto che dovrà essere eseguito nelle prossime settimane. Tra loro, anche un ex poliziotto. Gli inquirenti hanno sentito anche il legale che ha seguito la causa per conto della coop, contro i quattro soci, l’avvocato Maria Giovanna Murgia. In un quadro, qual è quello emerso finora, di assoluta onestà della vittima, la pista dei dissapori all’interno della coop, resta al momento quella privilegiata, sebbene l’attenzione degli investigatori sia rivolta anche in un’altra direzione e guardi alla vita recente di Mario Testoni, quella dell’ultimo anno e mezzo, da quando cioè era andato in pensione. Era infatti un uomo molto attivo, impegnato su diversi fronti. Fin dall’inizio, però, le indagini si sono concentrate, con perquisizioni, controlli e interrogatori, sui conflitti maturali all’interno della cooperativa edilizia di cui l’ex dipendente comunale era stato presidente fino a tre anni fa e attualmente componente del consiglio di amministrazione. Coop al centro di un complicato contenzioso legale che ha creato forti tensioni tra i soci e che ultimamente aveva procurato a Mario Testoni anche alcune minacce anonime arrivate attraverso facebook.

Una tormentata vicenda che ha dato origine a un contrasto ventennale passato per denunce, arbitrati e, infine, di recente, per la sentenza del tribunale che ha stabilito lo sfratto delle quattro famiglie. (t.s.)

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