La Nuova Sardegna

Grande successo a Sassari

“Il Piccolo Principe” è vivo E affascina grandi e bambini

di Pasquale Porcu
“Il Piccolo Principe” è vivo E affascina grandi e bambini

SASSARI. Bel progetto e bella realizzazione la nuova produzione della Cooperativa Teatro e/o Musica, rappresentata in prima assoluta nei giorni scorsi al Teatro Civico all'interno del "progetto...

28 aprile 2013
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SASSARI. Bel progetto e bella realizzazione la nuova produzione della Cooperativa Teatro e/o Musica, rappresentata in prima assoluta nei giorni scorsi al Teatro Civico all'interno del "progetto scuole". Si tratta de "Il Piccolo Principe" l'opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry; 145 milioni di copie vendute, 270 traduzioni, poco meno della Bibbia.Il progetto è stato commissionato dal Teatro e/o Musica al compositore Sandro Cappelletto, le musiche sono di Luca Sirigu, la regia di Emanuele Floris.

Opera apparentemente destinata a un pubblico di bambini, in realtà si presenta come un'opera complessa, ricca di spunti interessanti. E la regia di Floris ne tiene conto. Intanto nella costruzione dei personaggi: il re senza sudditi, l'uomo d'affari che conta le stelle ed è convinto di possederle, il lampionaio, il serpente velenoso e l'aviatore assetato. Personaggi che non sono solo frutto della fantasia dello scrittore-aviatore ma che descrivono figure che si incontrano nella vita di tutti i giorni. In questo senso l’opera è una vera lezione di educazione civica, soprattutto nell’insegnamento al rispetto dell’altro. Un fiore vanesio tanto simile ad alcune persone vacue attente più all'apparire che all'essere.

Ecco anche un uomo d'affari simile a qualche nostro imprenditore-politico convinto di essere onnipotente e in grado di comperare tutto, dai sentimenti al mondo intero. E poi, il bizzarro lampionaio e il contradditorio serpente che morde il Piccolo Principe per farlo tornare al suo mondo d'origine, l’asteroide B612.

Ma ciò che più colpisce in questo allestimento, oltre alla rapidità e alla "grazia" con cui si passa da un personaggio all'altro, la fantasia con cui sono stati costruite alcune figure. Un esempio per tutti è quella sorta di Elvis Presley di colore che si presenta in scena con una simpatica mantellina di raso rossa e una corona gamberesca che gli pende di sghimbescio dalla cabeza. I personaggi si muovono come se fossero dentro un flipper, usano frasi rapide e contratte come i personaggi dei fumetti. Parlano, insomma, una lingua che sembra quella della tv. E tutto questo fa assumere alle vicende che accadono nei tanti strampalati pianeti, una dimensione surreale che ipnotizza lo spettatore. Una dimensione alla quale contribuiscono sia le bellissime luci di Titti Sisto che i costumi di Matteo Cardia. Lo spettacolo è prodotto in collaborazione con la Scuola Media ad indirizzo musicale 5+12. Bravi i ragazzi dell’orchestra, diretti da Danilo Leggieri, e gli attori Jasmin Ghera, Claudia Dolce, Margherita Massidda, Nicola Virdis, Matteo Desole, Enrico S. Porcheddu, Claudio Dionisi, Elena Idini. Buona, la fonica di Marcello Cubeddu, gli effetti sonori di Eliana Carboni, Claudio Dionisi e le coreografie di Margherita Massidda.

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