La Nuova Sardegna

Governo, via libera al pacchetto semplificazioni

Governo, via libera al pacchetto semplificazioni

Iva, probabile un rinvio. Zanonato: «Faremo di tutto per evitare l’aumento a luglio». Slittano le misure sul lavoro

20 giugno 2013
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di Andrea Di Stefano

MILANO. Via libera alle semplificazioni ma l'esame da parte del Cdm del pacchetto di misure sul lavoro potrebbe slittare alla settimana prossima. Ampio il pacchetto di misure che ieri sono state varate dal governo. «Una serie di semplificazioni anche fiscali come l'esonero della dichiarazione di successione» nel caso di eredità «non superiori ai 75.000 euro che riguardano il coniuge e i figli», ha spiegato il ministro della Pubblica amministrazione, Gianpiero D'Alia che ha chiosato: «Si tratta di una manovra economica a costo zero». Intanto si delinea come sempre più probabile un rinvio dell'aumento dell'Iva. Ieri Zanonato è tornato ad assicurare davanti all'assemblea della Confesercenti: «Batteremo ogni strada per evitare l'aumento Iva, il lavoro in questa direzione c'è. Il governo, con spirito di collaborazione e collegialità - ha continuato il ministro - sta facendo tutto quanto è possibile per trovare le coperture alternative. Il gettito dell'aumento dell'Iva è già computato nel bilancio dello Stato ed è una voce fondamentale per uscire dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo. Non è semplice dunque intervenire - ha spiegato Zanonato - visti anche i tempi strettissimi in cui ci troviamo ad operare. Lo dico perché sono abituato a non nascondere i problemi e a dire sempre le cose come stanno. Ma con altrettanta franchezza - ha concluso - voglio che sappiate che ogni strada sarà battuta per evitare l'aumento previsto a fine giugno». Quasi sicuro, invece, il rinvio del pacchetto lavoro. Ufficialmente per dare la precedenza alle misure urgenti sul sovraffollamento delle carceri ma in realtà per dare spazio al ministro per le ultime limature. Per «le misure sul lavoro che verranno portate al prossimo Consiglio dei ministri quasi tutte le risorse verranno individuate da programmi europei cofinanziati non portati a termine», ha sottolineato il vice ministro dell'Economia Stefano Fassina prima che intervenisse lo stesso ministro del lavoro Enrico Giovannini: «Bisogna mettere il carro davanti ai buoi - ha sottolineato il ministro - se aspettiamo che i provvedimenti legislativi producano un aumento di occupati dovremo aspettare a lungo. Invece dobbiamo aiutare le imprese a investire su nuova occupazione in vista della ripresa. Dobbiamo accompagnare i giovani anche all'imprenditorialità e non solo al lavoro a contratto. La figura dell'imprenditore, che svolge un'importante funzione sociale, deve essere rafforzata». Il governo, ha voluto sottolineare Giovannini, «si sta impegnando a fondo per fare quello che è possibile ora, ma il vero cambiamento può avvenire tra qualche mese». A ottobre, infatti, da un lato «ci sarà la legge di stabilità che programma gli anni successivi» e dall'altro «la conclusione della procedura sui fondi europei 2014-20». Sabato i sindacati porteranno in piazza a Roma almeno 100mila persone per una manifestazione unitaria sui temi del lavoro e del fisco che Cgil Cisl e Uil intendono caratterizzare anche sul tema della sicurezza esprimendo una netta contrarietà alle ipotesi di semplificazione della normativa.

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