La Nuova Sardegna

Tirrenia, a rischio l’Olbia-Genova

di Luca Rojch
Tirrenia, a rischio l’Olbia-Genova

In ottobre la linea potrebbe essere cancellata. Durissime proteste di Giovannelli e dei sindacati

11 luglio 2013
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OLBIA. La rivoluzione dei trasporti cancella l’isola dalle mappe. Dal primo ottobre la Sardegna sarà ancora più lontana dalla penisola. La Tirrenia con un colpo di penna fa sparire la Olbia-Genova. La notizia scivola dal tavolo del vertice tra il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il governatore Ugo Cappellacci e l’amministratore delegato della Tirrenia Ettore Morace. I tre riscrivono la convenzione, la bibbia che detta costi e tratte che la Tirrenia deve garantire per mettere le mani sui 72 milioni di contributo che riceve ogni anno. Ma la Tirrenia ha chiesto di rivedere le rotte meno convenienti. E se in estate la Olbia-Genova è una miniera di denaro, in inverno diventa una rotta fantasma. Toppo poco il traffico per coprire i costi. Tirrenia avrebbe proposto di utilizzare un traghetto più piccolo anche per la Porto Torres-Genova. Da ottobre l’unica tratta della Tirrenia che partirà dall’Isola Bianca sarà la Olbia-Civitavecchia. Un altro schiaffo al porto passeggeri che aveva numeri da primato, ma pezzo dopo pezzo diventa sempre più periferico e deserto.

A dare notizia della decisione di cancellare la rotta è il presidente dell’Autorità portuale del nord Sardegna, Paolo Piro. «Sono stato informato di questa decisione – spiega –, spero ci possa essere un ripensamento». Ma la città è già in rivolta. Il sindaco Gianni Giovannelli ha scritto una lettera di fuoco in cui chiede un immediato incontro con Morace e invita Lupi e Cappellacci a rivedere questa scelta. «Una eventuale interruzione del servizio troverà la totale opposizione della amministrazione –scrive il sindaco – e vedrà la mobiltiazione di tutto il territorio». La lettera di Giovannelli è stata approvata da tutto il comitato portuale. Anche i sindacati sono pronti alla mobilitazione di massa. «Se Tirrenia non ritornerà sui suoi passi siamo pronti a bloccare i porti – dice il segretario provinciale della Cgil, Fabio Spano –. Si deve risolvere una volta per tutte l’emergenza della continuità territoriale. Garantire il diritto alla mobilità ai cittadini e alle merci. Tutta la parte orientale della Sardegna viene privata di un servizio essenziale. Si penalizzano in modo particolare le imprese. Il costo del trasporto sarà sempre più un handicap». Anche il segretario della Cgil Trasporti per la Gallura, Franco Monaco, è netto. «La scelta della Tirrenia penalizza i sardi e le nostre imprese – afferma –. Ero convinto che il risparmio su quella tratta sarebbe stato legato al taglio dell’ultimo porto della rotta. Il traghetto arrivava fino ad Arbatax. Ma non è stato così. Ci sentiamo traditi. Avevamo chiesto a Morace di intensificare la Olbia-Genova, che nei mesi invernali è trisettimanale. La sua risposta è la cancellazione totale della tratta. Non possiamo restare passivi. Per questo siamo pronti alla mobilitazione di massa. Ricordo che ci sono 33 dipendenti della Compagnia portuale in cassa integrazione dopo il calo di rotte e passeggeri, queste scelte aggravano una situazione già complicata».

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