La Nuova Sardegna

PARLA L’AD DELLA COMPAGNIA

Morace: «Quella rotta resterà, discutiamo di scelte diverse»

Morace: «Quella rotta resterà, discutiamo di scelte diverse»

OLBIA. La voce è ferma, serena. Ettore Morace è abituato a navigare nel mare agitato. «Non è mai stato deciso di sopprimere la Olbia-Genova – spiega –. È vero che esiste un tavolo tecnico in cui...

13 luglio 2013
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OLBIA. La voce è ferma, serena. Ettore Morace è abituato a navigare nel mare agitato. «Non è mai stato deciso di sopprimere la Olbia-Genova – spiega –. È vero che esiste un tavolo tecnico in cui siamo seduti con il ministro Maurizio Lupi e il governatore Ugo Cappellacci, e in cui riscriviamo la convenzione. Discutiamo di tanti aspetti, ma non del taglio di quella rotta. Poi posso anche dire che la Olbia-Genova in inverno è in netta perdita, i passeggeri sono troppo pochi. Possiamo discutere su questi aspetti non sul taglio. Al tavolo cerchiamo di decidere come risparmiare qualcosa, perché i 72 milioni della convenzione non bastano a coprire le perdite che arrivano dalla gestione di alcune rotte». Morace in questi mesi ha lavorato per cambiare l’immagine della Tirrenia, per trasformarla in una azienda sana, che produce utili. «Ma la Convenzione rende complicato introdurre innovazioni – afferma –. È nata nel 2008, un millennio fa. Se si pensa a quanto i costi sono cresciuti e il mercato è diventato più complicato. Il peggiore difetto è la rigidità delle norme che ci impediscono di fare cose elementari. Per esempio non possiamo partire da Civitavecchia prima delle 22,30. Questo penalizza noi e i passeggeri. Ci sono tante cose di cui discutiamo al tavolo, ma non ci sono tagli di rotte. Al massimo c’è una ottimizzazione delle tratte. Si può intervenire sulla frequenza e sull’utilità di certi approdi». Morace non lo dice ma Tirrenia cerca di potare alcune rotte che non ritiene strategiche, come la terza corsa del traghetto merci che in estate va da Cagliari a Napoli. O valuta l’utilità della sovrapposizione del Cagliari-Palermo e del Cagliari-Trapani. E anche la fermata ad Arbatax dell’Olbia-Genova rischia di diventare un lusso che l’azienda non può permettere più. «Nulla è stato deciso – continua –. In realtà il discorso è aperto su diversi fronti e su diverse scelte che potrebbero permettere di risparmiare denaro e dare maggiore dinamicità all’azienda. Pensiamo tutti insieme quali potrebbero essere le scelte più adatte. Ecco perché dico che non potevamo annunciare il taglio della Genova-Olbia dall’1 ottobre. Si studiano tante ipotesi, ma cercheremo di salvare tutte le tratte che consideriamo strategiche, tra queste c’è quella tra Olbia e Genova. Si discute anche sulle tariffe, che sono ingessate dalla convenzione». (l.roj)

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