La Nuova Sardegna

Carabinieri salvano sub bloccato a -45 metri

Carabinieri salvano sub bloccato a -45 metri

Impegnati in un’immersione d’addestramento hanno visto il turista impigliato alla cima di una boa

14 luglio 2013
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CAGLIARI. Se non è un miracolo poco ci manca. Un turista della Repubblica Ceca che ieri mattina stava partecipando ad una immersione insieme ad alcuni connazionali nel tratto di mare davanti alla costa di Capitana è rimasto impigliato alla cima di una boa: era a 45 metri di profondità e a quel punto, nonostante una buona dose di esperienza, l’uomo, un sessantatreenne che in passato ha già partecipato ad immersioni nei mari di mezzo mondo, ha rischiato di annegare. Impossibile salire, impossibile muoversi, difficile sganciare la boa che si era attorcigliata al piede. La sua fortuna è stata una sola: i carabinieri impegnati in un’immersione di addestramento nello stesso tratto di mare si sono accorti che il subacqueo era in difficoltà e non hanno perso tempo, immergendosi e salvandolo in extremis. Un’operazione condotta in tempi brevi e con rara perizia, che è servita ad evitare una tragedia in mare. Il turista della Repubblica Ceca è stato seguito passo dopo passo per la decompressione che lo doveva riportare in superficie, con le somministrazioni di ossigeno a quote prestabilite. Intanto via telefono era già stata allertata un’ambulanza medicalizzata e il personale medico ha provveduto a prendere in cura il subacqueo e a trasportarlo all’ospedale Marino per le cure del caso. Adesso il turista della Repubblica Ceca sta bene. L’uomo non ha avuto nemmeno bisogno del trattamento in camera iperbarica proprio per i soccorsi prestati dai militari ed è ritornato insieme ai connazionali con i quali divide la vacanza nelle coste della Sardegna.

Ieri mattina, insieme ad altri nove connazionali, il subacqueo partecipava ad una immersione di gruppo, non troppo distante dal relitto di una nave militare affondata durante la Seconda guerra mondiale, nella zona di Capitana. Il 63enne si sarebbe però distaccato dal gruppo e durante l’escursione, a circa 45 metri di profondità, è rimasto impigliato nella cima di una boa.

Lo straniero ha tentato in tutti i modi di liberarsi, ma inutilmente. Rischiava di rimanere sul fondo, senza avere ossigeno a sufficienza per una eventuale risalita. I sommozzatori dei carabinieri, impegnati in una esercitazione d’addestramento, hanno subito soccorso il sub in difficoltà. Hanno ridotto i tempi di decompressione, somministrando al sub con una bombola d’emergenza ossigeno puro. Intanto in superficie ad attenderlo c’era un’ambulanza pronta a trasportarlo all’ospedale Marino per il trattamento in camera iperbarica. I medici hanno verificato che le operazione di risalita e di decompressione erano state eseguite in maniera perfetta. Il turista ha già inviato un grazie grandissimo ai suoi angeli salvatori, i carabinieri del gruppo sub. (a.d.)

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