La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Sono un migliaio, su un totale di circa 2.400, le strutture ricettive della Sardegna collegate al “Sired”, il nuovo sistema di rilevamento ed elaborazione dei flussi turistici attivato, non senza un corredo di polemiche, dall’assessorato regionale al Turismo. E sono 730 quelle che immettono ogni giorno i dati sul “Sired”, la cui attività, secondo quanto auspicato dalla Regione, è destinata a crescere e a estendersi a tutte le strutture, anche grazie al software “Lestru” (veloce in sardo), messo a disposizione dal “Sitac” (il sistema informativo dell’assessorato regionale al Turismo) e dotato di un’interfaccia che rende semplice e intuitivo agli operatori turistici accreditati nel “Sired” inserire i dati nel sistema.

Attraverso il “Sired” i gestori delle strutture ricettive possono non solo adempiere agli obblighi statistici e di pubblica sicurezza, ma anche confrontare il movimento dei turisti nella propria azienda con quello medio delle altre, in base a classificazione, tipologia e area geografica. Le Province si occupano della validazione dei dati sul movimento turistico e la Regione gestisce il sistema di raccolta dati on-line per trasmettere quelli aggregati all’Istat, fornendo anche supporto informatico per gli accessi, i ruoli e le utenze del sistema.

In Italia il turismo rappresenta il 4,4% del valore aggiunto, in crescita dello 0,3% negli ultimi 10 anni, anche se nello stesso periodo l'Italia ha registrato una perdita di quote di mercato internazionale, rimanendo comunque al terzo posto in Europa dopo Spagna e Francia. Secondo il report dell'Ufficio Studi Banca Popolare di Vicenza l'Italia ha la maggiore capacità ricettiva in Ue: 78,2 posti letto per 1.000 abitanti mentre la media europea è di 55,8.