La Nuova Sardegna

a loiri-porto san paolo

Sequestrate le villette degli Arzu

Sequestrate le villette degli Arzu

Traffico di droga, appartengono ai fratelli dell’ex superlatitante

01 agosto 2013
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NUORO. Investimenti immobiliari sulla costa gallurese e non solo con i quattrini ricavati dal traffico di droga tra l’Ogliastra e il Cagliaritano. Sulla base di questa accusa, la famiglia di Raffaele Arzu si è vista sequestrare ieri mattina un complesso immobiliare del valore di 400mila euro. L’edificio in questione – tre appartamenti più pertinenze – è ubicato a Loiri-Porto San Paolo, ben lontano da Talana, paese d’origine dell’ex superlatitante arrestato nel 2009 dai carabinieri e recentemente condannato all’ergastolo per l’omicidio di un militare durante la rapina al Monte dei Paschi di Umbertide (Perugia). L’immobile risulta cointestato ai fratelli di Arzu: Luca (41 anni) e Grabriele (35). A eseguire il sequestro preventivo disposto dal tribunale di Cagliari su richiesta del sostituto procuratore Guido Pani, della Procura distrettuale antimafia, sono stati i carabinieri del Ros e della compagnia di Lanusei, gli stessi che catturarono Raffaele Arzu. Già in precedenza, ad Arzu era stato sequestrato un altro immobile, valore 200mila euro, in località Pranu Mannu a Talana. Nell’ambito della inchiesta sulla cosiddetta “Talana connection”, di cui quello di ieri è l’atto finale, altri immobili e terreni intestati a presunti componenti del gruppo coinvolto nel traffico di droga sono stati sequestrati a San Sperate (valore 230mila euro).

Il 17 giugno scorso c’era stato l’avviso di conclusione indagini, disposto dal sostituto procuratore Alessandro Pili, a carico di Stefano Arzu (26 anni), Alessio Arzu (26) e Frederic Aerst, 41 anni, belga, accusati di associazione a delinquere per il traffico di droga insieme a Sergio Arzu, condannato separatamente in primo grado a 12 anni di reclusione. Coinvolte nell’indagine con l’accusa di spaccio anche Elisabetta Cinus (43 anni) e Daniela Spissu (34).

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