La Nuova Sardegna

Nuraghe Losa, un tesoro a due passi dalla Carlo Felice

di Antonio Meloni
Nuraghe Losa, un tesoro a due passi dalla Carlo Felice

Lo si vede addirittura dalla strada, percorrendo il tratto della Carlo Felice all’altezza di Abbasanta. La torre portante svetta in tutta la sua imponenza: è il nuraghe Losa, una delle testimonianze...

11 agosto 2013
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Lo si vede addirittura dalla strada, percorrendo il tratto della Carlo Felice all’altezza di Abbasanta. La torre portante svetta in tutta la sua imponenza: è il nuraghe Losa, una delle testimonianze più importanti e ben conservate della Sardegna nuragica. Indagato già da fine Ottocento e nel secolo scorso, del complesso archeologico di Losa non tutto è stato detto. Restano ancora da indagare il nucleo originario e le strutture delle età successive. L’insediamento è caratterizzato da un nuraghe a tholos a pianta trilobata, la struttura è costituita da una torre principale intorno alla quale sono state erette tre torri minori unite da cortine murarie. Rispetto ad altre strutture coeve, la particolarità di Losa consiste nell’assenza del cortile interno.

Il nuraghe si apre all’esterno con due ingressi sopraelevati rispetto al terreno: quello principale porta alla torre centrale attraverso un corridoio che collega anche le due torri laterali, l’altro dà l’accesso alla torre posteriore che è collegata, tramite una scala, alla parte alta della struttura. All’esterno, il nuraghe è unito su un fianco a un tratto di antemurale munito di torri. Davanti all’ingresso principale si può vedere un grande edificio circolare che presenta due ingressi. L’area dell’insediamento è protetta da una poderosa cinta muraria munita di porte e torrette. I reperti portati alla luce permettono di datare le fasi più antiche alla fine del Bronzo medio e al Bronzo recente (XIV – XIII sec. a. C.), ma il sito è stato occupato anche in epoca storica: dal periodo tardo-punico (IV – III secolo a. C.) all’età romana repubblicana (II – I secolo a. C.) fino all’età bizantina (VI – VIII secolo d. C.). Aperto tutto l’anno, dalle 9 a un’ora prima del tramonto, il sito è facilmente raggiungibile dalla strada statale 131. All’altezza di Abbasanta, è segnalato con dei cartelli. Per info, Paleotur: 329.7260732 – info@nuraghelosa.net – www.nuraghelosa.net

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