La Nuova Sardegna

Piscine, nuraghi e un vulcano finto

Piscine, nuraghi e un vulcano finto

La tenuta si estende per 120 ettari, nei giardini fiori e piante da tutto il mondo

19 agosto 2013
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO ROTONDO. Un paradiso privato di 120 ettari con piscine, nuraghi, vulcani, dolmen. Tutto rigorosamente verosimile. Il mondo in plastica di Villa Certosa è stato plasmato pezzo dopo pezzo in 40 anni di attenzione maniacale, quasi da collezionista, di Silvio Berlusconi. I 4mila metri quadrati di ville e dependance si estendono tra cisti, corbezzoli, ginepri e macchia mediterranea. A cui Berlusconi ha aggiunto un suo tocco. Giardini, serre, agrumeti, uliveti. Fiori e piante arrivati da mezzo pianeta. Ma non solo. Oltre a pezzi celebri, come il tunnel sottomarino, ci sono altre perle per veri cultori. Come un monolite nero realizzato attraverso la scultura di un meteorite caduto nelle steppe della Siberia e regalato all’ex premier, diversi anni fa, dalla nomenclatura russa.

Dentro la tenuta del cavaliere fontane che richiamano ogni forma ed epoca, dalla mitologia Grecia al barocco rinascimentale. Ma c’è anche spazio per un vulcano finto. Al suo esordio, in una festa estiva, i vicini allarmati dal fumo e dalle luci, chiamarono i vigili del fuoco certi che all’interno della residenza del premier fosse scoppiato un incendio. Ma Berlusconi in questi anni ha costruito all’interno della sua tenuta anche un nuraghe, un anfiteatro, una serie infinita di piscine coperte e scoperte. Una sala teatrale, una pizzeria, una gelateria. Una necessità per il cavaliere. Durante il suo incarico da premier non poteva più uscire dalla sua villa per andare a Porto Rotondo a comprare il gelato con la stessa tranquillità del passato. (l.roj)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative