La Nuova Sardegna

nuovi retroscena dopo le polemiche sulle piste di atterraggio

Voli in elicottero, c’è un’indagine top secret della Dda

di Giampiero Cocco
Voli in elicottero, c’è un’indagine top secret della Dda

OLBIA. Una inestricabile galassia burocratica, una miriade di autorizzazioni e poi si viene a scoprire che chi possiede o noleggia un elicottero può, in pratica, decidere di decollare o atterrare...

29 agosto 2013
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OLBIA. Una inestricabile galassia burocratica, una miriade di autorizzazioni e poi si viene a scoprire che chi possiede o noleggia un elicottero può, in pratica, decidere di decollare o atterrare dove vuole. Nella annosa guerra delle turbine che svolazzano come libellule sui cieli smeraldini – dove gli elicotteri abbondano e l’attività di volo è un lucrosissimo business, tanto che l’Enac ha registrato ben 17 elisuperfici soltanto in Gallura, 15 delle quali private –, si viene a sapere che per restare dentro le regole è necessario soltanto un prato erboso o uno spiazzo libero da tralicci o alberi: per il resto tutto (o quasi) è lecito. Basta che l’elicotterista rispetti le norme di sicurezza, come quella di non utilizzare arenili o zone abitate, per il resto la legislazione italiana in materia è quando di più permissivo possa esserci.

Tanto che è possibile – e questo è materia di indagine da parte della Dda cagliaritana, una inchiesta coperta da un rigoroso segreto istruttorio – prelevare pacchi o persone da qualunque punto dell’isola e trasferirli, senza alcun tipo di controllo, nella vicina Corsica o nella penisola. «C’è stata disinformazione nella vicenda delle elisuperfici – spiega l’avvocato Marco Di Giugno, funzionario Enac e direttore dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda –, dovuta ad una commistione di fatti, che vanno separati e analizzati singolarmente. Per quanto mi riguarda, in quanto responsabile delle attività di volo, l’unica precisazione che è doveroso da parte mia fare è quella relativa alla ordinanza firmata dall’amministrazione comunale di Arzachena, del tutto illegittima, e quindi ad effetto nullo, in quanto l’ente amministrativo non può interferire con le competenze Enac. Che prevedono, nel caso di voli elicotteristici, l’atterraggio e il decollo da elisuperfici o località attrezzate che rientrino nei parametri di sicurezza previsti dalle normative nazionali».

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