Voli in elicottero, c’è un’indagine top secret della Dda
OLBIA. Una inestricabile galassia burocratica, una miriade di autorizzazioni e poi si viene a scoprire che chi possiede o noleggia un elicottero può, in pratica, decidere di decollare o atterrare...
OLBIA. Una inestricabile galassia burocratica, una miriade di autorizzazioni e poi si viene a scoprire che chi possiede o noleggia un elicottero può, in pratica, decidere di decollare o atterrare dove vuole. Nella annosa guerra delle turbine che svolazzano come libellule sui cieli smeraldini – dove gli elicotteri abbondano e l’attività di volo è un lucrosissimo business, tanto che l’Enac ha registrato ben 17 elisuperfici soltanto in Gallura, 15 delle quali private –, si viene a sapere che per restare dentro le regole è necessario soltanto un prato erboso o uno spiazzo libero da tralicci o alberi: per il resto tutto (o quasi) è lecito. Basta che l’elicotterista rispetti le norme di sicurezza, come quella di non utilizzare arenili o zone abitate, per il resto la legislazione italiana in materia è quando di più permissivo possa esserci.
Tanto che è possibile – e questo è materia di indagine da parte della Dda cagliaritana, una inchiesta coperta da un rigoroso segreto istruttorio – prelevare pacchi o persone da qualunque punto dell’isola e trasferirli, senza alcun tipo di controllo, nella vicina Corsica o nella penisola. «C’è stata disinformazione nella vicenda delle elisuperfici – spiega l’avvocato Marco Di Giugno, funzionario Enac e direttore dell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda –, dovuta ad una commistione di fatti, che vanno separati e analizzati singolarmente. Per quanto mi riguarda, in quanto responsabile delle attività di volo, l’unica precisazione che è doveroso da parte mia fare è quella relativa alla ordinanza firmata dall’amministrazione comunale di Arzachena, del tutto illegittima, e quindi ad effetto nullo, in quanto l’ente amministrativo non può interferire con le competenze Enac. Che prevedono, nel caso di voli elicotteristici, l’atterraggio e il decollo da elisuperfici o località attrezzate che rientrino nei parametri di sicurezza previsti dalle normative nazionali».
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