La Nuova Sardegna

Decine di gruppi sui social network: il “sardismo” impazza

Sui social network si parla in sardo, solo in sardo, già da un pezzo. Sono decine i gruppi nati per promuovere sa limba in tutte le varianti. Niente limba sarda unificata o limba comuna: la sintesi...

30 agosto 2013
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Sui social network si parla in sardo, solo in sardo, già da un pezzo. Sono decine i gruppi nati per promuovere sa limba in tutte le varianti. Niente limba sarda unificata o limba comuna: la sintesi artificiosa delle diverse varianti non piace al popolo della rete, dove ognuno si esprime in base al suo dialetto. Su Facebook uno dei gruppi più numerosi ha un nome significativo: “Salviamo la lingua sarda, la nostra identità”. Titolo in italiano, commenti preferibilmente in sardo: i “mi piace” sono quasi cinquemila. Oltre 3600 gli iscritti al gruppo “Comitadu pro sa limba sarda”, approdato nel web dopo quasi 40 anni di battaglie. E sta per raggiungere quota 2400 iscritti il gruppo “Solu in sardu, scetti in sardu o sardu ebbia”, aperto a diverse varianti, con commenti, poesie, racconti e vignette in limba. Ci sono poi gruppi nati per promuovere in maniera specifica la diffusione di alcune varianti linguistiche, come il sassarese, il gallurese e il tabarchino. Quasi mille gli iscritti alla pagina “Lu Sassaresu” collegata anche a Wikipedia: i commenti in italiano non sono apprezzati.

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