La Nuova Sardegna

«Sì, gli arabi comprano: ma pagano poco»

«Se la Regione avesse aperto subito le porte ai sardi, così come le ha aperte oggi agli Emirati arabi, le cose sarebbero forse andate diversamente. Invece tutti gli impegni presi finora con gli...

31 agosto 2013
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«Se la Regione avesse aperto subito le porte ai sardi, così come le ha aperte oggi agli Emirati arabi, le cose sarebbero forse andate diversamente. Invece tutti gli impegni presi finora con gli allevatori sono rimasti lettera morta». Nota stonata e poco gradita quella pronunciata da Gavino Piras, allevatore a Nulvi: «La mia grande passione», spiega per aggiungere che il suo lavoro primario è altro. Contesta senza mezze parole Gianluca La Liscia, organizzatore dell’evento che ha portato all’Horse Country la seconda e ultima tappa dell’Endurance Lifestyle alla quale prende parte lo sceicco degli Eau Hamdan Bin Mohamed Al Maktoum, di cui è braccio destro. «Gli allevamenti in Sardegna sono ridotti perchè anche lei veniva per comprare i nostri puledri a mille euro, mentre il loro valore era almeno di 2500 e ci diceva che se non avessimo accettato quel prezzo avrebbe comprato cento ettari, li avrebbe allevati lei e non li avrebbe più acquistati da noi». Un atteggiamento, dice, che ha demolito l’impegno degli allevatori. «Alleviamo pochi cavalli ma facciamoli pagare il giusto prezzo – insiste Piras –, perchè in questo modo non paghiamo neppure la tassa universitaria di un nostro figlio». Altrimenti «è più onorevole non allevare i cavalli che essere umiliati». L’allevatore fa due conti rapidi:

allevare un puledro costa da 3500 a quattromila euro nei tre anni necessari per portarlo alle gare. Che risultato abbiamo se lo dobbiamo vendere per mille euro?». Applausi e strette di mano dagli allevatori. Ma viene anche espulso dal Comitato d’onore che ha organizzato l’evento. (gpm)

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