Comune
Carbosulcis, addio senza più dubbi
Fondi Ue, ma solo per la chiusura. Alcoa, il 21 riunione a Roma. Sulcis, ecco i soldi
CAGLIARI. Carbosulcis, Alcoa e Piano Sulcis. Due emergenze e una speranza, che ieri hanno vissuto momenti decisivi.
Carbosulcis. Martedì c’è stato l’atteso incontro a Bruxelles tra vertici della miniera, funzionari regionali e statali e quelli della Commissione. Nessuna decisione operativa, ma la condivisione, si apprende da fonti vicine al dossier, di un percorso che potrebbe scongiurare lo tsunami della procedura di infrazione da 405 milioni . Come? Con un programma di chiusura della miniera al più tardi entro il 2027. Quattordici anni non solo per mettere in sicurezza l’area, decine di ettari, ma consegnare l’intero territorio bonificato in ogni suo aspetto. Per far questo l’Ue metterebbe a disposizione della Carbosulcis non meno di 200 milioni di euro, prelevati dai fondi per le procedure di chiusura delle miniere improduttive. Tutto ciò però, e questo è l’aspetto meno scontato, va fatto subito, entro il 2013, viste le asfittiche condizioni delle casse della società. Carbone addio, senza se e senza ma. Oggi l’assessore all’industria Liori cercherà di spiegare questo processo ineluttabile a sindacato e lavoratori, che da parte loro dovranno sottoscrivere la parola fine al sogno del carbone sardo. In cambio si potrebbero mettere in campo interventi, con quei fondi, per iniziative innovative sul’ambiente. Per ora slogan, da riempire di contenuti in poche settimane.
Alcoa. Se il carbone sarà out, l’alluminio viene ancora visto come qualcosa da salvare. Per il 21 ottobre è stata convocata una riunione a Roma con il sottosegretario De Vincenti. Fonti romane ipotizzano una nuova proposta per preparare una soluzione interna per l’alluminio italiano.
Piano Sulcis. È l’unica buona notizia della giornata. La Corte dei Conti ha registrato il decreto che mette a disposizione oltre 124 milioni di euro per il Piano Sulcis mentre il direttore generale per gli incentivi del ministero dello Sviluppo economico ha adottato la circolare, già sul sito del ministero, che spiega le condizioni per le esenzioni fiscali riservate a piccole e piccolissime imprese per Irpef, Irap, Ires, Imu e contributi Inps. «Ora il prossimo e ultimo passo», afferma il deputato Francesco Sanna, «è l’indizione formale del bando per le imprese, che a mio avviso dovrebbe essere molto più corto nei termini temporali di quello sperimentato a L’Aquila (tre mesi), perchè prima si conclude la fase di raccolta delle domande di agevolazione, prima si mettono le risorse a disposizione delle aziende». (g.cen.)