La Nuova Sardegna

«E ora serve la deroga al Patto di stabilità»

Il sindaci del Nuorese concordi: l’alt fiscale è un provvedimento utile che però non risolve l’emergenza

02 dicembre 2013
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NUORO. Un provvedimento utile, che dà ossigeno alle aziende e ai territori, ma dal governo si sarebbero aspettati anche la deroga al Patto di stabilità. La decisione di congelare le tasse nei comuni colpiti dall’alluvione è stata accolta con favore dai sindaci del Nuorese, che avrebbero comunque gradito un passo in più da parte del governo.

«Sicuramente è un provvedimento utile per le aziende colpite direttamente – dice Giuseppe Ciccolini, sindaco di Bitti –. Aziende che, in questo momento, oltre ai danni subiti hanno una mancata produttività che quindi genera un mancato reddito. È anche vero che lo spostamento dei termini non risolve certo il loro problema, ma sono convinto che per quelle colpite direttamente possa essere un provvedimento utile». «Da noi per fortuna non sono molte, ma è anche vero – continua Ciccolini – che abbiamo subìto un grave danno infrastrutturale nelle campagne, con decine di strade e ponti interrotti, e anche questo è un danno economico diretto. Ritengo invece assolutamente urgente che il governo prenda posizione sul Patto di stabilità». Se venisse sbloccato si permetterebbe ai Comuni di applicare in modo diretto una riduzione o addirittura un azzeramento dei tributi locali: questo sì, inciderebbe in modo significativo sulle attività – conclude – A noi per esempio permetterebbe di avere nell’immediato oltre 500mila euro con cui applicare detrazioni sulla Tares o sull'Imu alle aziende colpite. In questo modo alla sospensione si sommerebbe una detrazione, con indubbi vantaggi per le aziende, ripeto, direttamente colpite dall’alluvione».

Anche per Roberto Tola, sindaco di Posada, il provvedimento è una boccata d’ossigeno. «Anche se poi queste tasse bisognerà comunque pagarle, ma certo in questo momento il provvedimento aiuta». Tola insiste a sua volta sulla necessità di sbloccare il patto di stabilità. «Per quanto ci riguarda avremmo potuto rimettere in sesto la viabilità, quindi ritengo la deroga un passo necessario da parte del governo».

Parole che ricorrono anche nelle dichiarazioni di Salvatore Serra, sindaco di Oliena. «Non posso che essere contento della decisione di Saccomanni. È un po' un palliativo, però, mi sarei aspettato anche la deroga al patto di stabilità». In una riunione dei sindaci dei paesi colpiti Serra aveva detto che il Comune di Oliena in questo modo potrebbe utilizzare una somma attorno ai sette milioni, tale è il tesoretto del paese barbaricino, suscitando un po’ di invidia nei rappresentanti degli altri comuni. «È una magra consolazione – dice Serra – . Le tasse prima o poi bisognerà pagarle, invece questi sono soldi nostri, che avremmo potuto utilizzare nell'emergenza». (r.n.)

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