La Nuova Sardegna

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Carbosulcis, ok alla chiusura Igea diventa agenzia regionale

di Tamara Peddis

NURAXI FIGUS. Dopo quasi quarant’anni si ferma la miniera di carbone della Carbosulcis. La giunta regionale ieri ha approvato il piano di chiusura che sarà avviato già dal prossimo anno. Dal 2014 al...

21 dicembre 2013
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NURAXI FIGUS. Dopo quasi quarant’anni si ferma la miniera di carbone della Carbosulcis. La giunta regionale ieri ha approvato il piano di chiusura che sarà avviato già dal prossimo anno. Dal 2014 al 2018 a Nuraxi Figus (Gonnesa) è prevista una graduale riduzione della produzione del carbone fino a tonnellate zero, come previsto dalle direttive europee; la seconda fase dal 2018 al 2027 prevede una riconversione del personale e delle strutture della miniera. L’attività e la gestione della miniera costa ogni anno alla Regione circa 40 milioni di euro. «Non è stata una decisione facile, ma si è resa necessaria per il rispetto delle norme comunitarie riguardanti le miniere non competitive», ha spiegato l’assessore regionale all’industria Antonello Liori che ha proposto il provvedimento. Secondo il rappresentante dell’esecutivo, la chiusura della miniera Monte Sinni di Nuraxi Figus «consentirà anche di evitare i danni derivanti dalla procedura di infrazione avviata dall’Unione europea che obbligherebbe la Carbosulcis alla restituzione degli aiuti indebitamente ricevuti dalla Regione con la conseguente procedura fallimentare ed evidenti ripercussioni sull’occupazione e sul tessuto sociale del Sulcis». A breve la Regione sarà a Bruxelles per concordare l’approvazione definitiva del piano di chiusura che ha ottenuto anche l’appoggio del governo. La Regione parla di ipotesi di nuove attività che dovrebbero interessare i lavoratori non più impegnati nella miniera. Al momento però non è chiaro di quali attività si tratta.

Si registrano dei cambiamenti anche per l’Igea Spa, la società in house della Regione che si occupa di interventi di bonifica e messa in sicurezza delle aree minerarie dismesse. Ieri la giunta ha approvato una delibera che contiene il disegno di legge attraverso il quale l’Igea diventerà un agenzia regionale a tutti gli effetti, con un direttore scelto con una procedura ad evidenza pubblica. L’Agenzia si occuperà sempre di bonifiche e messa insicurezza delle ex aree minerarie. Tra gennaio e febbraio il provvedimento legislativo arriverà in consiglio regionale per la discussione e votazione. Su come si concretizzeranno i cambiamenti nella nuova agenzia, il segretario regionale della Cisl Fabio Enne precisa «tutti i criteri di applicazione di questo nuovo provvedimento è giusto che siano decisi con il sindacato, come per esempio il tipo di contratto collettivo dei lavoratori, la sicurezza finanziaria, e tanti altri aspetti importanti per dare stabilità a questa nuova realtà».

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